Regia: Andrew Van Den Houten
Pellicola decisamente interessante di cui personalmente ne ignoravo l’esistenza, in quello che rappresenta il primo capitolo della trilogia dedicata alla donna cannibale interpretata da Pollyanna McIntosh, già protagonista nel film The Woman del 2011.
Il film, basato sull’omonimo romanzo di Jack Ketchum, è ambientato al confine tra Stati Uniti e Canada in cui una tribù di primitivi compie innumerevoli massacri e rapisce i bambini appena nati.
Successivamente ad un efferato crimine la polizia locale inizierà ad approfondire la vicenda, cercando di fermare questa scia di sangue e di violenza.
A differenza di The Woman, in cui il regista era stato bravo a creare una storia credibile di fondo, in questo Offspring il tutto è focalizzato sulla violenza, riuscendo a creare diverse situazioni macabre e raccapriccianti.
Anche in questa pellicola ritroviamo il confronto tra la famiglia primitiva e la famiglia civilizzata, qui probabilmente messa in secondo piano a favore della violenza che, nonostante gli evidenti problemi di budget, risulta riuscita discretamente.
Cercando in rete alcune informazioni aggiuntive sulla pellicola e sul romanzo dal quale la stessa è basata, ho trovato diverse voci concordanti riguardo la pessima scelta della sceneggiatura di eliminare la componente di immedesimazione presente nel romanzo, componente con la quale si entrava nei pensieri della tribù riuscendo quasi ad azzerare l’empatia per le vittime. Una scelta decisamente non delle migliori, a seguito della quale la violenza espressa del film rischia in più di un’occasione di essere fine a se stessa.
In conclusione, un film da guardare senza troppe pretese, da guardare assolutamente se avete apprezzato il film The Woman, in un’opera che, se pur con un budget limitato, riesce a garantire cento minuti di intrattenimento in chiave horror e cannibalismo.
Buona visione,
Una porcata da perdere assolutamente
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