Oculus - Il Riflesso Del Male: La Recensione del Film



Regia: Mike Flanagan

Oculus - Il Riflesso Del Male, è un film horror del 2013 diretto da Mike Flanagan.

Sono numerose le leggende che narrano di specchi magici o maledetti e non è un caso che un tema così diffuso venga spesso utilizzato in chiave horror nel mondo cinematografico.

Il regista statunitense, rielaborando un suo vecchio cortometraggio, sfrutta proprio questa tematica per realizzare un prodotto che, se pur non originale, nel complesso risulta ben strutturato e in grado di infondere la giusta dose di tensione.


Tim e Kaylie, interpretati rispettivamente da Brenton Thwaites e Katee Gillan, sono due fratelli dal passato oscuro, dieci anni prima infatti i loro genitori vennero assassinati e dell’accaduto venne ritenuto responsabile proprio Tim. Kaylie è l’unica a credere nell’innocenza di Tim, indicando come unico responsabile un antico specchio maledetto che il padre aveva da poco acquistato.

I due fratelli, ormai divenuti adulti, cercheranno in tutti i modi di distruggere lo specchio, ma l’impresa si rivelerà tutt’altro che facile.


Pellicola decisamente interessante, un po’ sottovalutata nell’anno della sua uscita, probabilmente anche a causa di una campagna pubblicitaria non proprio convincente, ma risultando in definitiva come un buon prodotto.

Un horror psicologico quasi tendente al thriller, in cui presente e passato vengono spesso a scontrarsi. Da un lato i tragici avvenimenti che hanno segnato la fine della famiglia, dall’altro la resa dei conti con lo specchio maledetto. Un mix perfetto che riesce ad infondere la giusta dose di tensione.


Una pellicola che quindi, non limitandosi a mostrare il solo lato oscuro della vicenda, riesce anche a narrare una storia empatica nei confronti dei protagonisti, riuscendo a coinvolgere lo spettatore in quella che rappresenta una vera e propria distruzione della famiglia.

In conclusione, una pellicola decisamente consigliata, un horror ben confezionato che riesce a catturare per tutta la sua durata l’attenzione dello spettatore.

Buona visione,



Trailer



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