Later: La Recensione del Libro



Autore: Stephen King

E niente, quando esce un nuovo lavoro firmato Stephen King, non è possibile tirarsi indietro e anche stavolta, seppur con un po’ di ritardo, eccoci a parlare di Later, romanzo uscito il 2 marzo 2021 sempre per Sperling & Kupfer.

Dopo la sua ultima pubblicazione, la raccolta di racconti Se Scorre il Sangue, Il Re torna con un romanzo che definirei tutto sommato breve, se rapportato ad alcuni super tomi a cui ci ha abituato, ma non per questo meno avvincente, con alcuni ottimi spunti e una lettura che scorre via rapida fino alla conclusione.

Protagonista della vicenda è Jamie, ragazzino con una dote alquanto particolare, riuscire a vedere e parlare con i morti fino ad alcuni giorni dopo la loro dipartita dal mondo reale. Attraverso il racconto della sua vita (quantomeno dei suoi primi anni), verremo a conoscere alcuni episodi interessanti che hanno caratterizzato la sua infanzia e la sua adolescenza, approfondendo l’evoluzione di quello che, da dono, sembra trasformarsi via via in un incubo.

Ora, leggendo queste poche righe di trama, la prima cosa che uno pensa è il riferimento a Il Sesto Senso (il “Vedo la gente morta” ormai è diventato un ritornello che tutti conoscono e che ha dato origine ad una quantità di meme non indifferente), ma King è furbo e infatti, prima che qualcuno possa accostare questa storia a quella del film di Shyamalan, lo cita direttamente lui tra le righe, mettendo i puntini sulle differenze presenti all’interno delle due vicende.


Il tratto di S.K. si nota sin da subito, col suo modo di scrivere e raccontare le storie che è ormai n marchio di fabbrica e che non si fa mancare quei particolari macabri che ritroviamo per esempio nell’uomo di Central Park con la testa fracassata o nella descrizione del bombarolo Thumper quando "L'occhio sn era stato spostato violentemente dal passaggio del proiettile, e sporgeva fuori dall'orbita. Quel ch'era peggio, una poltiglia grigia gli era colata sulla guancia. Era il suo cervello."

Il racconto poi, grazie anche alla struttura che, come dicevo prima, si basa sul racconto in prima persona del protagonista, risulta facile da seguire e consente una lettura scorrevole, ripercorrendo i contatti tra Jamie e i defunti, fino ad arrivare al preventivabile sfruttamento del suo dono, anche per fini non esattamente di utilità pubblica.

Le descrizioni sono come sempre affascinanti, trasportandoti all’interno della faccenda, tanto che quasi ti riesci ad immaginare i volti deturpati di chi sta interloquendo con il ragazzo, in particolar modo quando i giochi cominciano a farsi più interessanti, dalla metà in poi.

La bomba sul finale, con le rivelazioni che chiariscono aspetti familiari che fino al momento erano rimasti celati, piace molto e riesce anche a dare un senso a molti degli aspetti legati al rapporto madre-figlio che fino al momento non parevano avere un significato così forte, come invece ci appare una volta saputo quali fossero i reali ruoli.

Detto ciò, ritengo che Later sia un buon romanzo, piuttosto easy e non troppo impegnativo, una storia che si legge in pochi giorni e che alla fine ripaga del tempo concessole. Certo, considerando ciò a cui ci ha abituato il Re in passato (anche in quello più recente), stiamo un gradino sotto, ma anche su questo gradino, come dire, ci si siede molto più che volentieri.

Giudizio complessivo: 7.5

Qui il libro

Enjoy,



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