Il Maestro delle Ombre: La Recensione del Libro



Autore: Donato Carrisi

Terzo romanzo appartenente al ciclo di Marcus e Sandra firmato Donato Carrisi e probabilmente anche il migliore dei 3 a mio avviso.

Tutto ha inizio sempre nella cornice romana, stavolta messa in ginocchio da condizioni atmosferiche estreme e da un blackout programmato che renderà la città terreno di caccia ideale per vandali, saccheggiatori, criminali e per tutti coloro che adorano muoversi nell’ombra. Un’atmosfera quella che si verrà a creare, che ricorda in un certo senso quanto visto nei vari Purge, dove in pratica per 24 ore tutto sembra essere concesso. E in questo contesto non mancheranno delitti, misteri e le immancabili indagini della coppia.

Ciò che colpisce maggiormente in questo lavoro, è senza dubbio l’avvicinamento tra i due protagonisti, costretti a lavorare fianco a fianco per gran parte del tempo. Un avvicinamento che in alcuni frangenti diventerà anche molto pericoloso e che porterà interessanti sviluppi sul loro rapporto.

A far compagnia a Marcus e Sandra ecco di nuovo la conferma di Erriaga, personaggio eccezionale per il ruolo che ricopre e per i modi risoluti con cui porta avanti la sua missione, sempre contornato da quell’alone di mistero che veramente non ti fa mai capire da che parte sta. Non solo conferme però, perché a complicare le cose ecco arrivare l’enigmatico Vitali, al servizio della polizia con mansioni non esattamente chiarissime e vera incognita impazzita quando la caccia al misterioso serial killer coinvolgerà personaggi scomodi e altolocati.


Le fantastiche opere presenti nella capitale offrono uno sfondo davvero suggestivo, grazie anche alle fantastiche descrizioni regalateci da Carrisi, il cui stile si fa sempre più affascinante libro dopo libro. Incredibile come riesca a passare dal mostrarci le qualità di un dipinto alla particolareggiata rappresentazione di una macabra scena del crimine, non risparmiandoci anche i particolari più succulenti

"Il corpo era nella vasca. Legato mani e piedi. Nudo...Lo ricopriva una sostanza vischiosa e giallastra su cui brulicavano migliaia di larve. Il miele dei morti".

La storia si sviluppa in maniera contorta, visti i numerosi intrighi che si intersecano durante le poche ore in cui è ambientata la vicenda, ma si riesce a seguire molto bene, rimanendo costantemente attaccati alla pagina. Inquietante in particolare come si presenta Roma dopo la “distruzione”, mentre molto interessanti appaiono le questioni relative alla Chiesa dell’Eclissi, tra tatuaggi, delitti e misteriosi coinvolgimenti. E poi ecco soprattutto ciò che storicamente terrorizza la maggioranza delle persone…il buio.

"Ma i suoi nemici non erano reali, erano fatti di ombra ed esistevano solo nella sua testa".

La parte finale, con coinvolgimenti inaspettati nelle vicende più cruente, piace molto, anche se forse la conclusione potrebbe risultare un po’ affrettata, così come tutto il libro in fin dei conti, piuttosto breve, ma da leggere veramente tutto di un fiato.

Giudizio complessivo: 8.3

Qui il libro

Enjoy,


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