Regia: Alice Winocour
Proxima è un film del 2019 diretto da Alice Winocour e con protagonisti Eva Green, Matt Dillon, Zélie Boulant, Lars Eidinger e Sandra Huller.
Sinossi
Eva Green interpreta Sarah Loreau, ingegnere aerospaziale che finalmente riceve un'offerta che non può rifiutare, una missione nello spazio. Ma se da un lato è al settimo cielo per l'occasione ricevuta, dall'altro dovrà fare i conti con l'amore verso la figlia di otto anni che la metterà a dura prova dal punto di vista psicologico…
"La partenza non è la parte più difficile, ma è il ritorno, perché quando torni ti rendi conto che le persone se la cavano bene anche senza di te…".
Analisi del Carlino
Proxima è un film che mi è letteralmente entrato nel cuore per la capacità che ha avuto nel raccontare un dramma esistenziale/familiare da non lasciarmi indifferente. All'apparenza un film dedicato allo spazio che però dà priorità alla vita "terrestre" inserendo come argomento principale la sindrome dell'abbandono.
Sarah prima di essere un astronauta è una mamma, ama sua figlia più di qualsiasi altra cosa al mondo e vuole assicurarsi che stia bene prima di partire. La sua preparazione (che ci viene mostrata a mo' di documentario molto ben riuscito a mio avviso) per lo spazio è un allenamento che la metterà a dura prova sia fisicamente che psicologicamente.
Da un lato deve sopportare prove fisiche estenuanti, con un collega che inizialmente farà di tutto per farle sentire "il peso di essere una donna", come se l'essere una donna sia un difetto per quel ruolo. C'è quindi una sottile critica verso il mondo maschilista che crede che la donna non sia adatta a certi "mestieri" e cerca di denigrarla sotto un falso sorriso, ad esempio con frasi "forse è meglio allenarti meno perché il tuo fisico non reggerebbe altrimenti".
Credono di essere educati, gentili, ma in realtà è un mero discorso egoistico e narcisistico, un voler dimostrare ad ogni costo che l'uomo è una potenza mentre la donna no. Io non la penso così e fortunatamente nemmeno Sarah che si impegnerà al massimo per mettere a tacere alcune malelingue.
In contemporanea al suo allenamento fisico, si aggiunge quello mentale. È forse la prova più difficile perché non riguarda soltanto l'avere una mente calma per andare nello spazio, ma riguarda soprattutto la sua capacità nel distaccarsi dalla figlia per vivere il suo sogno. Non sta andando in guerra, ma in un posto lontano anni luce da casa e che le impedirà di avere un qualsiasi contatto con la figlia. È una madre, ma adesso vuole realizzarsi come donna in un mondo che appartiene all'uomo. Vuole dimostrare alla figlia che essere una donna DEVE essere motivo di orgoglio, perché quando sul giornale leggi "Sarah, una donna francese nello spazio" ti devi emozionare e dire "Ehi, quella è mia madre". E così, Sarah poco a poco, con diverse difficoltà, diventa sempre più determinata nel lasciare un lascito nel mondo, un mondo che in futuro la figlia possa guardare con orgoglio e ammirazione…
Eva Green interpreta un ruolo veramente difficile, quello di una donna insicura, fragile, che nel corso del film dovrà dimostrare a sé stessa di potersela cavare in qualsiasi situazione. Il suo rapporto con la figlia è emozionante, a metà strada tra il drammatico ed il melodrammatico che ruba la scena persino allo spazio. Difatti viene data più importanza ai legami che si formano sulla terra, analizzandone ogni aspetto.
Lo spazio, che per scelta registica viene mostrato come fosse un documentario di storia, è lo sfondo metaforico per una storia "d'amore", quello di un genitore verso il figlio, un amore infinito come l'universo…
Proxima è un film "orgoglioso" di una regista che lo ha voluto dedicare a tutte le donne, in particolar modo a tutte coloro che sono partite per lo spazio. A noi non ci resta che ammirare in silenzio ed iniziare a comprendere che la donna non è solo una mamma/casalinga ma è di più, molto più di quanto un inutile maschilista possa mai arrivare a comprendere.
Siate orgogliose di essere donne, perché in voi c'è l'essenza della vita e dell'universo intero...
Buona visione,
Trailer
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