Autore: Rebecca Panei
Nel vasto continente di Tervian ci sono regni che si odiano e si scrutano l’un altro come lupi circospetti. Nefos e Faidros sono gemelli, figli del re degli uomini. Sono identici in tutto e per tutto, fuorché per un particolare: Nefos è stato cresciuto per essere il sostituto del fratello in situazioni a rischio, o nel malaugurato caso in cui il primogenito venisse a mancare.
«Conosci il ‘vaso d’insetti’? Me ne parlò un mago, in passato. Ti assicuro che è una pratica davvero interessante e suggestiva. Consiste nel rinchiudere in un vaso centinaia di insetti velenosi e seppellirlo sotto terra. Non potendo uscire, gli insetti finiscono col combattersi e nutrirsi l’un l’altro. L’ultimo sopravvissuto è una creatura potente e pericolosissima.»
‘Non giudicare un libro dalla sola copertina’, mai frase più veritiera fu citata. La cover di questo libro non è fra le mie preferite, ma la storia è davvero intrigante! Un racconto circondato da un alone dark, fra battaglie avvincenti e macabri avvenimenti.
«Nefos, ti stavo cercando!» «E io non volevo essere trovato!»
I gemelli seppur d’aspetto siano identici, nel profondo più differenti non potrebbero essere. Uno all’oscuro di tutto, destinato un giorno a prendere in mano le redini del regno e l’altro cresciuto come ‘la pedina de Re’, pronto ad essere sacrificato. Il loro rapporto, nonostante tutto, è sempre rimasto ben saldo per tutta la vicenda.
«[...] divenuto Re, lui avrebbe presentato al regno suo fratello.»
L’avventura nella quale si è gettato Nefos, è contornata dal mistero, ricca di flash back e sotto trame, fra curiosità varie, differenti razze e personaggi tutti ben caratterizzati, che si intrecciano in una vicenda che via via si fa sempre più interessante, seppur fatichi un poco a decollare all’inizio.
«Il torneo sarebbe stato il suo spettacolo di debutto, Nefos lo sapeva.»
La scrittura è fluida, ricca nello stile, simpatica, intrigante e piena di Magia, insomma un storia pronta ad incantarvi.
«Era a conoscenza della guerra, un serpente velenoso strisciante lungo i confini, e aveva imparato a odiare le altre razze.»
Giudizio complessivo: 7
«Il passato non è importante!»
Buona lettura,
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