Autore: Oyinkan Braithwaite
Mia Sorella è una Serial Kiler di Oyinkan Braithwaite, per La Nave di Teseo, è un romanzo che ho adorato.
Dimenticate tutto quello a cui il titolo può farvi pensare: non è un horror e secondo me non è nemmeno propriamente un thriller/mistery (come lo classifica Goodreads) è più un dramma famigliare/psicologico con un pochino di mistery, ma soprattutto è immensamente grottesco e weird e lo adoro.
Korede una notte riceve una telefonata dalla sorella minore Ayoola: ha ucciso il suo fidanzato e ha bisogno del suo aiuto per far sparire il cadavere.
“Mia sorella mi chiama e mi dice: Korede l’ho ucciso.
Avevo sperato di non sentire mai più quelle parole”
Quello che salta subito all’occhio è che Korede non è così sconvolta dal fatto che Ayoola sia un’assassina, anzi non ha nessun problema ad impacchettare i suoi strumenti per la pulizia e impacchettare un cadavere per farlo sparire nel fiume.
Non è la prima volta che Ayoola uccide, tutti i suoi fidanzati ad un certo punto finiscono morti giù nel fiume, lei dice che è legittima difesa ma Korede non ne è più così convinta. Korede farebbe di tutto per sua sorella, però in fondo forse un po’ la odia: Ayoola è quella bella, quella che illumina il mondo, quella per cui tutti farebbero qualsiasi cosa, Ayoola è quella perfetta.
“Dobbiamo sbarazzarci del cadavere” le dico.
“Sei arrabbiata con me?”
Forse una persona normale lo sarebbe, ma l’unica cosa che sento al momento è l’urgenza di occuparmi del cadavere.
Korede è infermiera dell’ospedale di Lagos, è innamorata di un dottore, Tade; ma cosa succede quando Tade si innamora di Ayoola? Ayoola , così perfetta, ma per cui le persone sono solo oggetti. Koede sa come andrà a finire la loro storia, lo sa tropo bene perché Ayoola è una serial killer.
Mia Sorella è una Serial Killer è una storia grottesca, talmente assurda da essere quasi ridicola. I capitoli sono brevissimi, e vediamo la storia con gli occhi di Korede, il rapporto con la sorella, i genitori, i colleghi e con Muhtar, un uomo in coma ricoverato in ospedale, forse il suo unico vero amico.
“Non riesco a identificare il momento esatto in cui mi sono accorta che Ayoola era bella e io…no. Ma so per certo che già da molto ero consapevole della mia inadeguatezza.”
Niente è meglio per me di una bella storia grottesca e weird al punto giusto.
Buona lettura,
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