Autore: Jeffery Deaver
Dopo aver letto October List ed esserne rimasto assolutamente entusiasta, dovevo necessariamente approfondire il mio rapporto con Jeffery Deaver, scrittore che non ha certo bisogno di presentazioni e che vanta una riga di pubblicazioni da fare invidia a chiunque si approcci al suo stesso mestiere.
Districarsi quindi tra gli innumerevoli lavori, alla ricerca di quello giusto per partire, non era semplice e la scelta è ricaduta su La Bambola che Dorme, primo romanzo del ciclo dedicato a Kathryn Dance.
A differenza del lavoro citato in apertura, a sto giro la narrazione rispetta l’ordine cronologico degli eventi, che poi di fatto sarebbe pure la prassi abituale (e in questo senso October List si differenziava in maniera significativa dalla massa), raccontandoci la storia della caccia al temibile Daniel Pell, evaso dal carcere in maniera rocambolesca, dopo essersi lasciato alle spalle una scia di sangue sulla quale dovrà far luce la protagonista della vicenda, esperta nell’arte della cinesica (cercatevi cosa vuol dire che non c’ho voglia) e messa qui a dura prova.
La figura del killer, in pure stile Manson per quanto riguarda l’abilità di crearsi una famiglia di adepti, è assai interessante e su di essa viene costruita tutta la vicenda. Il gioco ad entrare nella testa l’uno dell’altra, tra Pell e Kathryn Dance, riesce a tener vivo l’interesse per tutta la lettura, dando mondo di scoprire via via lati del carattere della donna che presumibilmente verranno approfonditi ulteriormente nei romanzi successivi della saga.
I capitoli sono sufficientemente brevi, con un’alternanza storie moderata e limitata sostanzialmente a Pell e alla squadra. La scrittura appare fluida e consente una lettura agile senza interruzioni e può fregiarsi di un buon intrattenimento dovuto in primis alla curiosità di scoprire come andrà a finire la caccia tra i due principali antagonisti e, verso la parte finale, all’interessante sviluppo che prende la faccenda a seguito del coinvolgimento semi inaspettato di qualche personaggio semi insospettabile in tutto il casino creato (spero di essere stato chiaro, senza spoilerare troppo).
Trovo tuttavia che la storia si sviluppi in maniera un po’ troppo lineare, senza eccessivi guizzi degni di nota, ai quali probabilmente sono stato troppo ben abituato nelle mie precedenti letture. Anche la figura di K.Dance, per quanto sicuramente interessante e tutta da scoprire, risulta un filo meno carismatica di molte altre che ho affrontato nell’ultimo anno (Mila Vasquez, Kim Stone, Sandra Vega per citare le prime 3 che mi vengono in mente…cazz ma solo libri con donne in divisa sto leggendo????). Persino il dover rendicontarsi con un superiore dubbioso sull’operato, l’ho trovato un pelo forzato, dal momento che risulta una delle situazioni più sfruttate nei lavori (anche a livello cinematografico) di pari genere.
Non so, probabilmente ero rimasto talmente preso bene da October List, che mi aspettavo un’altra bomba simile, magari con un finale da urlo con botti clamorosi, anche se ad ogni modo non posso non giudicare positivamente questo lavoro, dal momento che riesce a coinvolgere in maniera più che soddisfacente.
Qui il libro
Giudizio complessivo: 7.5
Enjoy,
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