Regia: Gian Guido Zurli
Terzo ed ultimo capitolo della trilogia di Gian Guido Zurli (finalmente) e presente anch'esso su Prime Video (per sfortuna).
Sinossi
Praticamente è la fusione della trama del primo e del secondo film, con l'aggiunta di nuovi misfatti. Misfatti che vi manderanno letteralmente in bestia poiché le spiegazioni sembrano uscite dalla bocca di Giurato…
Analisi del Carlino
Con l'ultimo capitolo il film non si spiega come dovrebbe, ma si capiscono di più le intenzioni del regista. È chiaro ed evidente, dopo aver visto l'intera trilogia doppelganger, che volesse riportare alla luce certe atmosfere di un cinema passato entrato nella storia e nei cuori di tutti noi.
Un richiamo a pellicole di registi quali Avati e Bava, con uno stile definito da molti "grezzo" e imperfetto, ma con la massima attenzione ai particolari. Dal primo al terzo film, ci sono diversi miglioramenti sia sul piano della fotografia che su quello sonoro (la colonna sonora per fortuna non è più messa alla cazzum).
Ma un'ottima fotografia però non riesce a risollevare le sorti di una trilogia che pian piano sprofonda sempre di più nell'oscuro mondo del trash, per colpa di una sceneggiatura pretenziosa e pretestuosa, che vorrebbe essere in grado di spiegare in un'ora e venti minuti, ciò che in tre ore non era riuscito a fare prima.
Non ci riesce non per mancanza di buona di volontà, ma forse per inesperienza e forse perché ha continuato ad aggiungere ingredienti in una ricetta già strapiena. Si aggiungono sottotrame ancora più intricate, personaggi che muoiono e resuscitano, indagini che non portano a nessuna soluzione e soprattutto non viene spiegato nessun perché, non viene giustificata nemmeno la presenza di alcuni personaggi…
Per non farvi spoiler, vi dico solo che c'entra la magia nera ma. E vi lascio con il MA…Doppelganger non è soltanto la definizione di "sosia" ma si riferisce anche ai due piani temporali, che sono lo specchio l'uno dell'altro, "quel che sta per accadere è già accaduto".
La corrente di pensiero è buona, le idee anche, ma sviluppate male e a fine visione ti resta solo il nervoso per aver perso tempo a cercare di capire qualcosa che un senso non ce l'ha (Vasco spostate).
Doppelganger è una trilogia brutta, incompleta, imperfetta e snervante e forse un po' di esperienza in più le avrebbe giovato. Per adesso è un'opera "guardabile" ma che si dimentica presto…
“Buona” visione,
Trailer
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