Regia: Sidney Sibilia
Giorgio Rosa, ingegnere di Bologna, negli anni '60 crea un'isola poco distante dalle spiagge riminesi. Molto più di un'isola a dirla tutto, un vero e proprio stato indipendente dato che si trova a 6 miglia di distanza dalla costa e risulta così fuori dalla giurisdizione europea.
Ma la motivazione che lo spinge a fare tutto questo non è solamente politica, non è soltanto un atto di trasgressione, c'è anche l'amore per una donna che contribuisce alla realizzazione di questa buffissima follia.
Ispirato a una storia vera, questo film Netflix mi ha piacevolmente stupito. Elio Germano (Il Giovane Favoloso, Io Sono Tempesta) nei panni del protagonista è perfetto, anche se quasi non stupisce più: lui ovunque lo metti risulta credibile. Ma una menzione la merita anche Matilde De Angelis (Veloce Come Il Vento) che a sua volta non stona affatto nei panni della donna risoluta e in carriera.
Un film bello, godibile e spiritoso. Nulla di trascendentale, sia chiaro, però intrattiene e diverte. Un'oretta e quaranta che passa bene e non stanca. La sua forza è proprio il giusto tono che il regista, Sydney Sibilia (lo stesso di Smetto Quando Voglio), ha saputo dargli. La pellicola infatti non si prende mai sul serio e al contempo rende credibile quasi tutto.
Quasi appunto. Perché una delle pecche forse è proprio il rendere troppo delle macchiette alcuni personaggi e non approfondirne più di tanto altri. Nulla che pregiudichi la godibilità di questa commedia ma forse si poteva fare qualcosa in più da quel punto di vista.
Giudizio complessivo: 7
Buona visione,
Ps. Comunque vedere la mia Bologna in un film è sempre un piacere per gli occhi.
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