Regia: Brett Leonard
Un film difficile da digerire, con atmosfere malsane ai limiti del grottesco, al termine del quale verrete pervasi da una forte sensazione di disgusto. Un’idea di base non originale e sicuramente già vista in altre pellicole, ma in Feed ciò che fa la differenza è proprio tutto ciò che ruota attorno alla vicenda.
Protagonista della nostra storia è un detective australiano non convenzionale, qui interpretato da Patrick Thompson, che navigando in rete scopre un sito web in cui vengono adescate donne obese per essere riempite di cibo fino a costringerle all’immobilità.
Fin qui una situazione completamente grottesca in cui il regista, con scene al limite del disgusto, ci porta all’interno del mondo dei disturbi alimentari, senza mai approfondire realmente la tematica ma concentrandosi solo sull’aspetto morboso della questione.
Dietro questo sito internet, infatti, si cela un individuo che non si limita solo a riempire le donne di cibo, ma si spinge anche ad amarle e a dominarle, e le continue richieste di cibo, da parte delle donne, diventano ai suoi occhi vere e proprie richieste d’amore. Quando però il detective scoprirà che una delle donne adescate è stata uccisa, sarà costretto ad addentrarsi in questo mondo oscuro per cercare di capire chi sia il responsabile della vicenda.
Feed è un film che cerca di imitare alcuni grandi classici del passato, senza mai riuscirci realmente, in un’opera in cui ciò che realmente lascia il segno sono le forti scene perpetrate nei confronti delle vittime.
Una pellicola non priva di difetti, a partire dalla sceneggiatura che con i suoi dialoghi non riesce mai ad incidere come dovrebbe, risultando a tratti banale e forzata, per finire con la colonna sonora che in alcune scene risulta inadeguata.
L’unico reale motivo che vi potrebbe spingere a guardare la pellicola è la curiosità per le forti scene con cui il regista decide di raccontare la trama che fa da sfondo a tutta la vicenda.
Buona visione,
Trailer
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