Regia: Kiyoshi Kurosawa
Trama
Tokyo. Il detective Takabe (Kōji Yakusho) indaga su una serie di inspiegabili omicidi accomunati dal ritrovamento di una misteriosa X sul corpo delle vittime e commessi da persone di volta in volta diverse. All'origine del mistero sembra esserci Mamiya (Masato Hagiwara), potente ipnotista e ora vagabondo in stato di amnesia.
Recensione
Kiyoshi Kurosawa, regista nipponico che ha cominciato la sua carriera nella prima metà degli anni '80 con alcuni Pink movie prima di concentrarsi sull'horror con il suo Sweet Home, perfeziona definitivamente la sua tecnica con un film che, insieme a Ringu di Hideo Nakata e Ju-On di Takashi Shimizu, aiuterà il cinema Giapponese a guadagnarsi il rispetto da parte del mondo occidentale.
Cure é una pellicola ibrida che mescola alla perfezione gli stilemi del thriller e dell'horror, riuscendo a mantenere un livello di tensione pazzesco per tutti i 115 minuti della sua durata.
Il film attinge molto dai thriller occidentali, viene subito alla mente pensare a Il Silenzio degli Innocenti o Seven, durante la visione, riuscendo però a inserire al suo interno elementi classici del J-Horror che verrano ripresi solo un anno dopo dal sovrannaturale Ringu di Hideo Nakata.
Kurosawa scrive un soggetto pazzesco dirigendolo in maniera eccelsa, impiantando l'inquietudine nello spettatore, aiutato anche da una colonna sonora perfetta, quasi soffocante che aiuta a introdursi all'interno della pellicola rimanendone intrappolati dentro fino all'ultima devastante sequenza finale, chiosa perfetta di un film che non lascia nulla al caso.
Chiudo citando anche la straordinaria performance di uno dei più grandi attori del cinema Giapponese, Koji Yakusho, perfetto nel ruolo del detective tormentato che si ritrova a combattere contro un apparente fantasma, rimanendo sempre di più invischiato in una storia che oscilla tra realtà e mistero.
Cure é un capolavoro della filmografia Giapponese imperdibile, che consiglio caldamente.
Giudizio complessivo: 10
Buona visione,
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