Ideatore: Liz Tigelaar
Una serie che, come un piccolo fuoco, parte da una scintilla per divampare con violenza: ecco Little Fires Everywhere, disponibile su Prime Video.
Trama
Ambientata nella borghesissima Shaker Heights (Ohio), Little Fires Everywhere racconta di come la vita della ricca e borghese Elena Richardson, un marito e quattro figli a comporre una classica famiglia wasp dell'America anni '90, venga sconvolta dall'arrivo di Mia Warren, artista enigmatica e anticonformista, nonchè madre single nera.
Mia arriva nella cittadina infatti con la figlia Pearl ed Elena, non senza una certa sufficienza, decide prima di affittarle una sua proprietà a un prezzo modico e poi le offre di diventare la loro colf, ritenendola una povera senzatetto.
Ma Mia è in realtà un'artista sensibile e una donna indurita e provata dal dolore, che non riesce a sottostare alla rigida e soffocante società di Shaker Heights.
La tensione tra le due quindi serpeggia fin da subito, per poi confluire in un durissimo scontro frontale.
Mood
Una serie avvincente, che dopo un inizio un po' più lento, sa decisamente tenere incollati allo schermo.
La serie è incentrata sulle donne, tutte diverse per caratteristiche, estrazione sociale, ambizioni e problematiche, in particolare nel rapporto con i figli (perfino la produzione è largamente al femminile). Gli uomini infatti hanno un ruolo quasi marginale nella storia che ruota intorno alle figure femminili e a Elena e Mia in particolare.
Due donne così diverse: la ricca, borghese, frustrata Elena, e la coraggiosa, forte ma spigolosa e quasi egoista Mia.
Le critiche non si risparmiano per nessuno (anche se l'ago della bilancia pende certo più contro Elena), mettendo in luce come il mondo borghese sia tutt'altro che perfetto e come sia in realtà una schiacciante prigione per la libera espressione degli individui e delle ambizioni, femminili in particolare.
Per Chi
- ha apprezzato Big Little Lies
- cerca una serie che parli di donne e alle donne
Buona visione,
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