Il Massacro del Lago Bodom



È uno fra i più famosi casi di omicidio irrisolti della storia criminale finlandese. 

Il 5 giugno 1960, nei pressi del Lago Bodom (Espoo), due ragazze quindicenni e un diciottenne, vennero uccisi durante il sonno, all'interno della loro tenda. Un quarto giovane, fu ritrovato fuori dalla tenda gravemente ferito. 

Nonostante siano state fatte indagini molto accurate in merito, l'autore degli omicidi non è mai stato identificato e, nel corso degli anni, diverse sono state le ipotesi sulla sua identità. 

Nel 2004 alcune indagini portarono le autorità finlandesi ad arrestare Gustafsson (il quarto giovane trovato fuori dalla tenda) con l'accusa di omicidio, ma venne assolto, rilasciato e risarcito dallo stato l'anno successivo. 


La Storia degli Omicidi 


Sabato 4 giugno 1960 quattro adolescenti decisero di fermarsi per la notte lungo la riva del Lago Bodom, all'interno di un maniero in località Oittaa, vicino alla città di Espoo. Le due ragazze Maila Irmeli Björklund e Anja Tuulikki Mäki (allora quindicenni), erano accompagnate dai loro fidanzati diciottenni, Seppo Antero Boisman e Nils Wilhelm Gustafsson

Tra le 4:00 e 6:00 del mattino del 5 giugno 1960, Mäki, Björklund e Boisman vennero aggrediti con un coltello e percossi per tutto il corpo fino alla morte da un aggressore sconosciuto. Gustafsson (unico sopravvissuto al massacro), subì una commozione cerebrale, alcune fratture alla mascella e alle ossa facciali. In seguito, dichiarò di aver visto di sfuggita un uomo vestito di nero e di rosso acceso che li avrebbe aggrediti. 

Contemporaneamente all'aggressione, alcuni ragazzi che praticavano birdwatching, videro da lontano la tenda dei poveri malcapitati crollare e un uomo biondo allontanarsi dalla stessa. 

I corpi dei ragazzi vennero ritrovati alcune ore dopo (verso le 11:00) da un carpentiere di nome Risto Sirén, che allertò la polizia locale, che si recò sul posto attorno alle ore 12. 


Ipotesi sulla Vicenda 


Alcuni anni dopo, tra il 3 e il 6 giugno 1972, un uomo annunciò nella lettera che accompagnò il proprio suicidio di essere l'omicida del Lago Bodom. Fu appurato che l'uomo aveva lavorato in un chiosco vicino al lago, e che le vittime fossero dei clienti ai quali aveva venduto della limonata. 

Era inoltre generalmente noto che il gestore del chiosco avesse avuto degli screzi con i campeggiatori, e che non ne sopportasse la presenza. Ulteriori indagini, rivelarono dopo che il gestore aveva un alibi. 

Dopo diversi anni (nel 2003), il neurologo Jorma Palo pubblicò una sua teoria sull'omicidio. Nel 1960 Palo lavorava come dottore nell'ospedale di Espoo e, pochi giorni dopo l'omicidio, ricordò di avere curato un uomo fortemente sospettabile per via di alcune ferite gravi riportate in un incidente. Si trattava del tedesco Hans Assmann, presunta spia del KGB. La polizia finlandese, che stava indagando su Assmann, confermò un suo possibile alibi ma, nel 1997, egli confessò all'ex ispettore di polizia e giornalista finlandese, Matti Paloaro di aver compiuto gli omicidi.


Gustafsson - Il ragazzo scampato al massacro 


Alla fine del 2004, 44 anni dopo gli eventi, Nils Gustafsson fu arrestato con l'accusa di omicidio plurimo. All'inizio del 2005 l'Ufficio Nazionale delle Indagini (KRP) dichiarò che il caso era chiuso sulla base delle indagini sulle macchie di sangue. 

Nils Gustafsson (il sopravvissuto) avrebbe avuto un eccesso di violenza a causa della gelosia che provava per la sua nuova ragazza. Infatti, sul suo corpo, trovarono numerose coltellate, mentre gli altri due furono assassinati con meno "cattiveria". 

Il 4 agosto 2005 il Pubblico ministero chiese l'ergastolo per triplice omicidio, argomentando che le nuove analisi sulla base del DNA evidenziavano le responsabilità di Gustafsson come autore materiale. La difesa sostenne invece che le ferite di Gustafsson fossero dello stesso tipo e inferte con la stessa violenza rispetto a quelle degli altri ragazzi, e che di conseguenza l'omicida potesse essere solo una persona esterna al gruppo. 

A conferma sulla tesi della difesa, vista l'entità delle ferite subite dal superstite Gustafsson, quest'ultimo non sarebbe stato in grado di uccidere tre persone. 

Il 7 ottobre 2005 Nils Gustafsson fu assolto da ogni accusa. La Repubblica di Finlandia, dovette versare ben 44.900 € come risarcimento per i danni morali e psichici subiti da Gustafsson a causa del processo. 


Influenza Culturale 


Il gruppo musicale melodic death metal Children of Bodom (attivo dal 1993 fino al 2019, con 14 album pubblicati e un ottimo seguito tra gli appassionati del genere) ha preso il nome ispirandosi a questa tragica vicenda. 

Nel 2016 è stato inoltre prodotto il film Lake Bodom, un horror/thriller della durata di 85 minuti diretto da Taneli Mustonen, i cui protagonisti visitano i luoghi del crimine, restandone ovviamente coinvolti. 


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