Regia: Àlex De La Iglesia
Il Giorno Della Bestia è un film horror/satanico del 1995 diretto da Àlex De La Iglesia, vincitore di 6 Premi Goya su 14 candidature, tra cui miglior regista e miglior scenografia. I protagonisti di questa pellicola sono Àlex Angulo, Santiago Segura, Armando De Razza e Maria Grazia Cucinotta (che manco avevo riconosciuto…).
Sinossi
Un prete è convinto di aver decifrato un "codice" biblico inerente all'Apocalisse. Crede infatti che l'anticristo sta per arrivare, più precisamente arriverà a Natale e proprio a Madrid. Per scongiurare il fattaccio, il prete cerca in tutti i modi di mettersi in contatto col demonio, per ingannarlo e ucciderlo. Da prete a persecutore il passo è breve, il mondo in cui si ritroverà coinvolto è più macabro di quanto non si aspettassi…
Analisi del Carlino
Diciamocelo, gli anni 90' erano gli anni dove spesso nei film si ipotizzava l'avvento del figlio del demonio, l'anticristo per i più snob. Si pensava che nel 2000, sarebbe arrivato insieme alle sue orde di demoni per schiavizzarci tutti (sto ancora aspettando io). Basti pensare a End of Days, giusto per citarne uno, con Schwarzy a fare il culo al demonio con la sua Glock! Da dove sia nata questa assurda credenza non ne ho idea, ma io mi divertivo nel guardare film a tema, tanto per vedere sempre un volto nuovo per l'anticristo…
El Dia De La Bestia è un film horror, ma satirico al punto giusto, non si prende sul serio e non si prende in giro, racconta semplicemente una storia costruita attorno agli stereotipi delle persone ignoranti. Un esempio? Avrete già sentito un milione di volte che la musica metal, gotic metal e via dicendo, sono la musica del diavolo, no? Come se il Diavolo odiasse Eros Ramazzotti…Se mettete in camera Un'altra te a tutto volume verrà a frustarvi, occhio eh!
Comunque tornando al film, il prete crede che uno dei tanti modi che ha per mettersi in contatto col demonio sia riprodurre una musicassetta metallara. A Natale per giunta, per far concorrenza a All I Want For Christmas Is You della Carey…
L'idea che un prete abbandoni la sua coscienza, per trasformarsi in un "mostro", solo per accostarsi a satana ed eliminarlo, è un'idea fottutamente geniale. Primo perché viene mostrato un uomo talmente chiuso nelle proprie convinzioni da non distinguere la realtà dall'immaginazione, e secondo perché ci mostra come la religione, qualunque essa sia, manipoli giorno dopo giorno migliaia di "adepti".
Ora, lungi da me fare una critica sul mondo religioso, io credo che avere fede sia giusto, avere una speranza sia giusto, ma inculcare a tutti i costi una dottrina senza avere mai la certezza di una verità assoluta è da egoisti e bugiardi. Le verità assolute non esistono, perciò non esiste una religione superiore ad un'altra…Eppure in passato Karl Marx lo aveva detto che "la religione è l'oppio dei popoli".
Il regista prende in giro tutto e tutti, il sacro e il profano, mantenendosi sul filo dell'horror puro e dell'esoterismo. Ciò che sembra una commedia per via di alcune scene "comiche" che strappano un sorriso, serve a nascondere un filo narrativo che sta in bilico tra la finzione e la realtà. Questo perché durante una scena, quella dell'invocazione, il prete e i suoi "adepti" assumono sostanze allucinogene, e fino alla fine non capiremo se ciò a cui abbiamo assistito sia reale o sia soltanto frutto della loro immaginazione.
Lui la critica la fa, in modo palese, però non dice ho ragione o avete ragione voi, ci lascia nel dubbio e "sta negli occhi di chi guarda trovare la verità…"
Il Giorno Della Bestia è uno sguardo sul mondo che forse è più fatto di un drogato, perché crede a tutto e non crede in niente, ma si erge a profeta assoluto mettendo gli uomini, gli uni contro gli altri…Ma forse un giorno l'anticristo verrà sul serio, leggerà questa mia recensione e mi punirà, facendomi ascoltare per un giorno intero l'intera discografia di Amedeo Minghi...
Buona visione,
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