Regia: Giacomo Cimini
Dj Steph (Lorenzo Richelmy) sta conducendo il suo solito programma radiofonico serale, quando riceve un'inquietante telefonata: Carlo (Sergio Catellitto), dall'altro capo del telefono, dice di volersi togliere la vita. Come se una dichiarazione del genere non fosse già abbastanza sconvolgente, aggiunge anche che ha una bomba con sé ,in macchina, e se la chiamata verrà interrotta si farà saltare in aria tra le strade di Milano.
Del film, disponibile su Amazon Prime Video, salvo l'interpretazione di Castellitto, l'idea di base che è buona e il finale che mi ha stupito. Tutto il resto faccio fatica.
Perché la pellicola vuole essere un thriller dal sapore italiano, ma di thriller ha ben poco. Soprattutto la parte centrale non riesce a mantenere alta la tensione e si ha la netta sensazione che si stia cincischiando nell'attesa del gran finale.
La pecca più grossa, a mio parere, riguarda la recitazione. A parte Castellitto, tutti gli attori mi davano l'idea di imitare il loro personaggio ma di non riuscire a interpretarlo davvero, di non scomparire dietro al personaggio lasciando sullo schermo l'impressione che fosse vero quello stava succedendo. Per farvi capire: io continuavo a vedere Richelmy che cercava di imitare un dj radiofonico e la Foglietta che imitava un tenente di polizia, non un dj radiofonico e un tenente di polizia. In altre parole percepivo la recitazione come troppo impostata e poco spontanea. E questo inevitabilmente crea distacco e non ti immerge nella narrazione.
Anche la sceneggiatura a tratti lascia molto a desiderare. I dialoghi appaiono sciatti e poco ispirati e, forse anche a causa degli attori non molto in parte, risultano sempre forzati e poco credibili.
Infine la trama di per sé non è pessima ma presenta tanti cliché spacciati come colpi di scena.
Nulla di imperdibile, ma non mi sento di bocciarlo del tutto.
Giudizio complessivo: 5.5
"Buona" visione,
Trailer
Ciao, io l'ho visto e non è un film perfetto, questo no. Anche a me la foglietta è sembrata un po' artificiale, a parte la scena iniziale in cui si mette gli anfibi e la pistola sopra l'abito da sera. Invece mi è piaciuto il coraggio di mostrare riprese di Milano come se fosse New York, lo studio radiofonico favoloso... Non è un thriller, questo è vero, la tensione è tutta psicologica. Il dj è stranito, è vero, ma secondo me non è fuori parte, è sconvolto perché ha capito subito chi era il radioascoltatore misterioso... Comunque sono convinta che siamo così abituati ai film americani pieni di musica mainstream, di effetti favolosi e di una tensione continua che facciamo un po' fatica ad apprezzare film atipici come questo che ripeto, non è perfetto, ma mi è piaciuto; qualcuno che cerca di affrontare temi caldi e di fare qualcosa di diverso dai soliti film italiani.
RispondiEliminaCiao, ho scritto io la recensione. D'accordo su quando dici riguardo a Milano e ci sta che possa piacere come film. Non gli ho dato un votaccio anche per questo. A me in primis non è dispiaciuto del tutto, però ci sono troppe pecche che a mio parere non lo salvano. Commovente il finale, questo lo riconosco, e bravo Castellitto. Tutta la parte centrale però mi è sembrata un po' forzata e volta solo a prendere tempo per il colpo di scena finale (ad esempio SPOILER: quando Castellitto fa consegnare il pacco vuoto al fattorino, perché? A che scopo fare questo scherzo? Non serve a nulla). Poi questione di gusti ovvio, ci sta che nonostante qualche difettuccio qualcuno lo apprezzi lo stesso ed è giusto che sia così
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