Regia: Caroline Suh
Documentario che mette in risalto la sensibilità e la bravura delle ragazze componenti del gruppo musicale che sta conquistando il mondo, le Blackpink.
BREVE SINOSSI
Film-documentario che racconta la storia e l’ascesa del gruppo coreano delle Blackpink. Le giovani componenti Jennie, Rosé, Jisoo, e Lisa si mettono a nudo, portando alla luce i retroscena della loro sfavillante carriera.
ANALISI E PARERE PERSONALE
Blackpink: Light Up The Sky è un film-documentario del 2020 diretto da Caroline Suh.
Il film racconta la storia del gruppo coreano Blackpink, attraverso anche alcune toccanti interviste individuali delle giovani ragazze Jennie, Rosé, Jisoo e Lisa. La pellicola è stata rilasciata in esclusiva sulla piattaforma di streaming Netflix due settimane dopo la pubblicazione mondiale del loro album, intitolato semplicemente The Album.
Il nome del gruppo, Blackpink (nero e rosa) bella non è tutto, sta a simboleggiare che sono una squadra che comprende non solo la bellezza, ma anche un grande talento, e si è formato a Seul nel 2016 sotto la direzione della YG Entertaiment.
Il film trasporta lo spettatore proprio nel 2016 a Seul, anno in cui il gruppo ha fatto il suo debutto sulle scene musicali. Dopo una breve introduzione, il documentario presenta le componenti del complesso, attraverso alcune interviste individuali nelle quali le ragazze raccontano la loro storia. Bisogna dire che queste interviste sono costruite molto bene, iniziano con il parlare della loro infanzia fino all’incontro in Corea dove la loro vita è radicalmente cambiata. Grazie a questo, è possibile capire cosa c’è veramente dietro al loro successo e tutto quello che hanno dovuto passare e sacrificare per raggiungere i loro sogni.
Tutto ciò non fa altro che creare un forte legame empatico con le ragazze, in quanto è impossibile non immedesimarsi in loro; tutte le loro esperienze, sia negative che positive, e le loro emozioni penetrano in maniera prepotente e nel profondo in chi sta guardando il film, provando quasi le stesse emozioni provate dalle giovani.
Oltre al lato sensibile velato da un’impronta di tristezza, il documentario riesce a rappresentare in maniera eccellente anche il lato solare e sincero delle componenti del gruppo, quasi a sentire l’energia positiva che sprigionano, sia prese come gruppo che singolarmente. Potrei andare avanti ancora per molto ma preferisco fermarmi qui. Il mio consiglio è quello di guardare questo film/documentario, perché è costruito e sviluppato molto bene e non risulta mai noioso e banale.
Per chi è già fan delle Blackpink troverà sicuramente questo prodotto stupendo e all’altezza delle aspettative. Per chi, invece, non è fan lo troverà molto interessante e chissà…potrebbe diventare un fan sfegatato. Fidatevi, questo gruppo avrà lunga vita e le ragazze hanno ancora molto da dire e da dimostrare, continueranno a pubblicare singoli e album di successo e batteranno molti altri record. Già che ci siete, prendetevi un attimo per ascoltare qualche canzone…non ne rimarrete delusi e, soprattutto, sarà una ventata di aria nuova, fresca e frizzante.
Buona Visione,
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