Autore: Jeffery Deaver
RECENSIONE
Ebbene sì, pur essendo un gran divoratore di libri gialli ed in particolare di thriller, e pur avendo sentito nominare parecchie volte sia lui che i suoi più celebri lavori, non avevo ancora letto nulla di Jeffery Deaver. October List è stato quindi il mio debutto riguardo questo autore.
L’ispirazione è venuta a seguito di entusiastici commenti nei confronti di questo romanzo, uno stand alone che non coinvolge nessuno degli abituali personaggi creati da Deaver e quindi maggiormente adatto per un esordio tranquillo e non troppo impegnativo soprattutto per chi, come il sottoscritto, quando inizia una serie avvincente poi deve per forza concluderla anche se si tratta di 572 libri.
L’altro particolare che mi ha stimolato nella lettura, è stato il modello costruttivo del romanzo, modello che appare ben chiaro sin dalla prima pagina anche senza il bisogno di doverlo leggere in giro. October List parte infatti dall'ultimo capitolo e avanza fino al primo, ricostruendo la storia a partire dalla conclusione, in un processo che, sino ad ora, non mi era mai capitato di incontrare.
"La vita può essere capita solo all'indietro, ma va vissuta in avanti" Kierkegaard
Devo ammettere che all'inizio questa struttura mi ha un po’ destabilizzato, situazione che ritengo possa accadere pure a molti altri lettori. Quello che appare sin dalle prime battute è infatti una storia monca, non troppo articolata e forse un po’ banale, e con un finale poco chiaro, tanto che in un paio di casi ho rischiato di arenarmi nella lettura. Ecco…voi non fatelo, andate avanti perché non ve ne pentirete!
Ben presto infatti la storia si fa avvincente, svelando pian piano particolari che aiutano a comprendere ciò che è successo nel capitolo precedente (ovvero in quello successivo). Continui inoltre a chiederti come fa la storia a finire col primo capitolo...cioè, man mano che si scoprono nuovi altarini, credi sia impossibile arrivare a quanto letto nelle prime pagine e invece Deaver ha fatto un lavoro eccezionale, incastrando perfettamente tutti gli eventi, descritti con una scrittura altamente scorrevole che consente una lettura rapida e non troppo faticosa, nonostante le numerose sottotrame che compongono il romanzo e i diversi personaggi che, non venendoci presentati nelle fasi introduttive in cui vengono coinvolti nella storia, possono generare, nelle prime battute, una lieve confusione.
Le svolte in merito alle identità e ai ruoli dei protagonisti sono state sapientemente studiate per poter sistemare brillantemente i pezzi, e ritengo siano uno dei punti di forza di October List, insieme a quegli ultimi due o 3 capitoli veramente eccezionali, dove la situazione continua a ribaltarsi in maniera frenetica fino al punto di partenza.
E poi, una volta giunti all'ultima pagina, ti rendi veramente conto che la struttura di cui all'inizio dubitavi, è proprio la carta vincente del romanzo. Perché se lo leggi al contrario, rispettando quindi l’ordine cronologico degli eventi, alla fine ti ritrovi davanti una storia tutto sommato semplice che invece, se ribaltata come una frittata, garantisce una resa a dir poco eccezionale.
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