Autore: Guy Gunaratne
Corre verso quei palazzoni, dove non vive, dove tutto sembra cadere a pezzi, dove si è invisibili, dove vivono gli amici, quelli veri, e ci si trova a giocare a calcio, a rubare sguardi alle ragazze, ad ascoltare musica.
Selvon, Ardan, Yusuf sono figli di immigrati, uniti da un legame straordinario, fraterno, in una Londra in cui cercano di vivere silenziosamente, stando fuori dal caos che sta prendendo sempre più piede.
Immigrati, emarginati, musulmani. Un razzismo che cercheranno di schivare, ma che si troveranno a dover affrontare in quella città in evoluzione che ormai è alla deriva.
E sarà con l'uccisione di un soldato bianco per mano di un ragazzo di colore che tutto quell'odio, quel razzismo, quella voglia di gridare viene a galla, avvelenando l'aria e rendendo le loro vite insicure.
Ricchezza e povertà, integrazione e discriminazioni, insofferenza, intolleranza.
Capitoli che cambiano prospettiva, gli stessi eventi ci vengono raccontati attraverso gli occhi di questi ragazzi ed anche attraverso quelli di Nelson, uomo sulla sedia a rotelle che non smette di pensare con preoccupazione al proprio figlio là fuori, per le strade, in quelle vie cariche di odio, terrorismo e violenza.
Un esordio che lascia senza fiato e non delude.
Buona lettura,
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