Regia: Tobe Hooper
TRAMA
18 agosto 1973. A Newt, in Texas, un vandalo ha costruito delle sculture demoniache lungo un cimitero. Un gruppo di studenti del college, Sally, Pamela detta Pam, i loro rispettivi fidanzati Jerry e Kirk, e Franklin, il fratello di Sally, paralizzato dalla vita in giù, ha trovato la bara del loro nonno paterno (di Sally e Franklin) lì sepolto intatta, ma altre distrutte dal misterioso delinquente.
Gli studenti decidono di tornare al loro veicolo e di non fermarsi per nessun motivo. Incontrato un autostoppista, decidono di fermarsi. L'uomo si rivela ben presto un folle e gli altri passeggeri lo gettano giù dal veicolo.
I ragazzi si fermano da un benzinaio, sprovvisto di benzina. Dopo aver comprato un po' di carne alla griglia, i ragazzi decidono di continuare la strada per la vecchia casa.
Film cult, che si basa sulla suggestione degli spettatori, sfruttando appunto false notizie, e creando un alone di verità.
Il film, più che terrorizzare, disgusta, con le cose più inimmaginabili, tanto da essere reputato appunto un lungometraggio che, più che sulla paura, gioca sul sadismo degli antagonisti e l'esagerazione della violenza.
I ragazzi, ad ogni modo, si dimostrano bravi attori, anche con la trama che si ritrovano a dover gestire, una trama con alcuni buchi.
Ad ogni modo, sia la figura inquietante, esageratamente violenta e cruenta di Leatherface, che il finale, hanno dato origine ad una gran quantità di sequel, che appunto formano poi la saga de Non aprite quella porta, fino ad arrivare all’ultimo Leatherface.
Il film ha un budget talmente basso che il sangue delle scene non è finto, ma è di animale, poiché costava di meno: infatti i protagonisti si sono sporcati di vero sangue.
Ad ogni modo è un cult del cinema horror, e merita senz’altro di essere visto con sguardo oggettivo.
Buona visione,
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