Autore: Mia Couto
L’Altro Lato del Mondo
Jesusalém è una riserva abbandonata, uno stato mentale, violenza su ricordi ed esistenze, è assenza, privazione, allontanamento, estraniazione.
A Jesusalém si annega rabbia, si accordano silenzi, si resetta il passato per rinascere con nomi nuovi. Jesusalém è fuga dalla società, amplificazione della natura,
ma anche incubi ricorrenti, lacrime represse, preghiere silenziose, segreti inconfessabili.
ma anche incubi ricorrenti, lacrime represse, preghiere silenziose, segreti inconfessabili.
Li ha portati lì Silvestro, che ha scelto, per ciò che resta della propria famiglia e di un soldato, una vita nuova, impostata sull'annientamento dei sentimenti e la creazione di regole da lui imposte.
Ciò che Silvestro insegna è che il mondo si è estinto, nessuna strada, al di fuori della riserva, traccia percorsi e unisce paesi, la gente è sfumata, le orme sepolte da strati di terra.
Loro cinque sono gli unici superstiti. Ma chi può davvero credere a queste invenzioni? Un soldato che ha pallottole nella carne e conosce l'amore? Un figlio che di notte vede ancora tra le stelle il volto della madre? Il cognato che ricorda la bellezza della sorella?
Solo Mwanito, il più piccolo, segue con occhi sgranati le istruzioni di questo pazzo padre. Era troppo piccolo, aveva solo tre anni, quando si è visto strappare dalla propria casa.
Solo cinque anime, sino all'arrivo di una donna. Un'apparizione che squarcia il cielo, fa piangere Mwanito e perdere il controllo. Una donna che ricorda la preziosità della vita, che il mondo non si può estinguere e che quando nulla avrà alcun senso, non sarà lui a non esistere più, ma noi ad essere morti. La femminilità che aiuta a spezzare silenzi e colpe, che ricorda la tenerezza di una madre e la voglia di fuga per raggiungere quella parte umana accantonata fatta di abbracci, melodie, emozioni, preghiere, speranze e passione.
Una prosa che culla e commuove, ogni capitolo viene preso per mano da poesie che lasciano senza fiato, pagine d'incredibile bellezza, ricche di riflessioni, poetiche, che portano in un luogo disabitato, nei meandri oscuri della disperazione, della paura, del dolore, delle colpe, ma anche tra abiti colorati, gesti eleganti, magiche movenze di quelle donne africane che incantano l'intero pianeta.
La tenerezza salva...
Buona lettura,
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