Regia: Bong Joon-ho
Bong Joon-ho è uno dei nomi di punta del cinema coreano dell'ultimo quindicennio, da poco vincitore di ben 4 Oscar con il suo ultimo film (Parasite), un regista indipendente che si è creato il suo spazio anche grazie al successo ottenuto dai propri film, amati da un pubblico che spesso è riuscito ad apprezzare in pieno le sue pellicole.
Snowpiercer è il primo film di Bong fuori dai “propri confini”, una co-produzione americana, recitato in inglese e con gran parte del cast anglosassone.
La trama racconta che nel 2014 gli uomini spargono un particolare refrigerante credendo di arrestare il pericoloso scioglimento dei ghiacciai, provocando invece una nuova glaciazione e la quasi estinzione del genere umano e l’obbiettivo è arrivare al primo vagone, dimora di Wilford, il creatore e custode del sacro treno e del suo motore perpetuo (anche da come ci ricorda la foto “chi conquista il treno, conquista il mondo).
Bong si lancia in quello che è un audace pezzo di bravura registica, che gli permette di passare con nonchalance da un'efferata sequenza d'azione con i chiaroscuri che tagliano la luce a colpi d'ascia (e con essi i vari personaggi) a deformare volti e corpi con la sola insistenza su un dettaglio nello sfruttare l'ambientazione attraverso fluide carrellate.
Il film può indurre a pensare che possa trattarsi della solita pappa post-apocalittica, ma invece oltre che ben girato ha una sceneggiatura molto ben fatta che (se pur ruota intorno a fatti e situazioni già sicuramente proposte in altri film), secondo il mio personalissimo parere, è brillante è molto ben gestita durante le sue due ore complessive.
Davvero un gran bel film che arricchisce la mia esperienza cinematografica di questo particolare regista ad oggi (ancor più di ieri) sulla bocca di tutti. Bravo Bong!
Buona visione,
Trailer
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