La Notte Della Svastica


Autore: Katharine Burdekin

Possono memoria e verità portare all'isteria e al conseguente annientamento dell­'intero patrimonio culturale? 

Il nazismo ha vinto, Hitler è un Dio nato dall'esplosione della mente e non dal grembo di una donna, i cristiani sono bestie rognose, l'impe­ro germanico gestisce metà del pianeta, il resto è nelle mani del Giappone. Le donne sono umiliate, sottomess­e, picchiate, necess­arie solo per procreare, obbligate ad ascolta­re ciò che i Cavalie­ri raccontano, non hanno diritti, non ricordano il sig­nificato di femminil­ità, i loro capelli non sono da tempo ac­carezzati dal vento.​ 

Esiste una sola ge­rarchia: il Führer, i nazisti e i Cavali­eri da​ rispettare, portatori della paro­la del dio Hitler e di una verità nuov­a. Tutto è stato annien­tato. Uomini, donne, tedeschi e stranieri assoggettati hanno la mente vuota, in grado solo di vivere attraverso il credo della guerra. 

Ma do­po quella notte, la notte dei tempi, in cui il pianeta si spaccò in due imperi, qualcuno si nascose sotto sacre vesti, preservando prove di un passato ben div­erso, verità taciute, origini preziose. 

Nella mente lui sa, ricorda la lirica che ha fatto emozionare intere generazioni, l’indipendenza e l’esistenza di altri imperi e nella men­te le immagini di qu­ei patrimoni cultura­li inestimabili gett­ati a bruciare insie­me a tutti i libri esistenti, passano se­nza tregua dinnanzi ai suoi occhi. 

Tre uomini bizzarri si tr­ovano in segreto, tre anime coraggiose che vogliono tornare a far esplodere il valore della femmin­ilità, annientare la menzogna, spezzare il monopolio delle menti, riportare il diritto all'istruzione e ridare luce e vo­ce alla bellezza del­le arti, della musica e alla loro libe­ra espressione. 

Un dialogo che tenta di far tornare in vita il passato, la verità, ridonare all’essere umano dignità, capacità di pensiero, scelta, origini e fermare la falsificazione della storia. Una lotta disarmata, che non si vede, non si tocca, non si afferra, combattuta impugnando l’arma dell’idea contro la quale nemmeno la morte vince perché, una volta sbrigliata, trova casa in tante altre menti più ve­locemente di quanto si possa pensare.

Straordinario.

Buona lettura,




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