Regia: Lee Unkrich, Adrian Molina
Vincitore di due premi Oscar, come “Miglior Film” e “Miglior Canzone Originale”, Coco ha riscosso un notevole successo durante l’award season del 2018.
Il film è ambientato a Santa Cecilia, un piccolo villaggio messicano, in occasione di una festività molto particolare : il Día de Muertos. Questo giorno, per tutto il Messico, rappresenta un momento di raccoglimento familiare, in cui si prega e si ricordano tutti i cari che non ci sono più. È tradizione, durante questa festività, preparare un’Ofrenda, un insieme di oggetti che si pongono su un altare dedicato alla persona defunta che, proprio grazie all’offerta di ciò che gli era caro in vita, ritorna alla sua casa di appartenenza.
La protagonista è la famiglia Rivera, produttrice di scarpe da generazioni, ma chi spicca tra loro per sogni e ambizioni è Miguel. Il ragazzino ama profondamente la musica e- in particolare - un cantante originario proprio di Santa Cecilia - Ernesto De la Cruz, ma questa sua passione deve rimanere un segreto : il papà di Mamà Coco, la bisnonna di Miguel, ha infatti abbandonato lei e sua madre per perseguire una carriera nel mondo della musica. Da quel momento in poi la famiglia Rivera disdegna la musica, e a Miguel non è permesso coltivare in alcun modo la sua passione.
Il giorno del Día de Muertos, il ragazzo decide di visitare l’Ofrenda preparata dalla sua Abuela e - per colpa del suo cane - rompe la cornice contenente la foto di Mamà Imelda, la mamma di Mamà Coco. In questa foto era presente anche il papà di Mamà Coco a cui, tuttavia, era stato rimosso il viso. Rompendo la cornice, Miguel si accorge che la foto era in realtà piegata e, in quella piega, si nascondeva la chitarra del papà di Mamà Coco che risulta essere identica a quella di Ernesto De la Cruz.
Incoraggiato da questa piacevole scoperta e convinto di essere il nipote del suo cantante preferito, il ragazzo decide di partecipare a un talent show, in modo da poter mostrare al mondo quanto davvero tenga alla musica. La sua famiglia, però, lo viene a scoprire e la nonna di Miguel distrugge la chitarra che lui stesso si era costruito. Arrabbiato e amareggiato, Miguel decide di compiere un gesto estremo pur di partecipare alla gara : irrompe nel mausoleo dedicato a Ernesto De la Cruz e prende in prestito la sua chitarra. Tuttavia, nel Día de Muertos, è proibito sottrarre dei beni appartenenti ai defunti. Così Miguel, in seguito al suo gesto, viene catapultato nel mondo dei morti e conosce i suoi cari defunti.
Questo viaggio è, per il ragazzo, un’occasione di riscoperta di se stesso e della sua famiglia, che lo aiuta a comprendere quanto l’affetto familiare sia importante e quanto una famiglia possa rappresentare un porto sicuro, nonostante tutto.
Coco regala un messaggio profondamente filosofico: nessuno muore davvero finché non viene dimenticato.
Il film, oltre che per l’animazione, i colori sgargianti e le canzoni, risulta apprezzabile perché - tramite una storia apparentemente per bambini - fa in modo che lo spettatore si trovi di fronte a un dolore che tutti, prima o poi, provano nella vita: la morte di un parente.
Il messaggio che ne risulta, tuttavia, riesce a consolare lo spettatore, facendogli capire che la morte non è altro che una parte della vita e, per chi ama con il cuore, gli addii non esistono davvero.
Buona visione,
Trailer
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