Regia: Nick Simon
RECENSIONE
Quando pensavi di averle viste davvero tutte, tra Sharknadi e Mega Phiton, tra Dinocroc e Kolossus (e potrei continuare per ore dal momento che non me ne sono perso uno di questi capolavori), ecco che Syfy TV tira fuori dal cappello l’ennesimo coniglio, questa volta sotto forma di LAVALANTULA.
Il nome non vi deve spaventare, perché in fin dei conti si tratta proprio di quello che le vostre testoline stanno pensando: enormi ragni sputa fuoco che, una volta risvegliatisi, iniziano a sbucare fuori da crateri formatisi per l’occasione e a seminare terrore come se non ci fosse un domani. Roba che neanche l’Asylum avrebbe potuto pensare, o forse no, e infatti ho dovuto controllare molto attentamente che non ci fosse di mezzo, perché i teneri animaletti sopra descritti sembravano proprio essere una creazione della casa di distribuzione famosa per averci regalato la maggior parte delle perle menzionate nella prima riga della recensione.
E a questo punto, una cosa verrebbe da chiedersi, “Cosa ci può essere di peggio di un Lavalantula?”…e la risposta eccovela servita su un piatto d’argento: un Lavalantula 2.0, o meglio un 2 Lava 2 Lantula! (questo sarebbe il titolo corretto, per chi avesse ancora intenzione di mantenere un briciolo di serietà 😆). E già perché oggi mi sento buono e quindi vi risparmio la recensione del primo capitolo di una saga che spero sia già terminata (ma non se sono molto sicuro…ah intendo che non sono molto sicuro di volere che la saga finisca qui sia chiaro 😎), saltando direttamente a quel 2 Lava 2 Lantula! (mi raccomando non scordate il punto esclamativo, altrimenti un ragno potrebbe farvi saltare le chiappe) che ho ancora stampato bello fresco nella memoria.
Beh che cosa vi devo dire in più di quello che già sapete e immaginate?
Niente, il film chiaramente fa cagare sotto tutti gli aspetti (e ovviamente non ci si deve stupire di ciò), ma riesce pure a strappare qualche risata, grazie a simpatiche gag, citazioni più o meno illustri ed effetti imbarazzanti che non possono non lasciarmi almeno parzialmente soddisfatto.
Chiaro, nel marasma generale ci toccherà sorbirsi pure dialoghi penosi e battutacce che manco io sarei in grado di fare (e per fortuna che il film era in inglese così magari di alcune mi sono pure perso parte del significato), ma questi purtroppo sono i rischi del mestiere. Un mestiere quello di vedere ste robe qui che, seppur complicato, qualcuno deve pur farlo, e quel qualcuno ovviamente non posso che essere io.
Ah dimenticavo, una delle poche (se non forse l’unica) nota semi positiva di tutto il baraccone è la presenza di Steve Guttemberg (insieme al fido compare Jones) a rappresentare l’eroe di turno, il Fin Shepard della situazione per interderci (e la citazione non è casuale, perché in una scena proprio Ian Ziering fa la sua comparsa, anche se forse era nel primo…ma vabbè che importa?). Il buon Steve, famoso per aver interpretato personaggi di spessore ben più elevato (su tutti il Mahoney di Scuola di Polizia) non se la cava male e garantisce quindi quel minimo sindacale sufficiente per non denunciare casa di distribuzione e regista (ah a proposito, per chi fosse interessato per andarlo a cercare si chiama Nick Simon e dopo questo non ha più fatto una mazza).
Giudizio complessivo: AHAHAHAH
Enjoy (poco),
Trailer
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