Regia: Guy Ritchie
RECENSIONE
In questo film si intrecciano, tra raggiri e doppio gioco, le storie di diversi criminali londinesi.
Lenny Cole, boss della malavita, seguito dal fedele Archy, contratta con un truffatore Russo la vendita di alcuni terreni; il mucchio selvaggio, un gruppo di giovani criminali, si trovano coinvolti da un'annoiata commercialista in un grosso furto; Jonny Quid, tossico figlio adottivo di Lenny, ruba, per fare uno sgarro al padre, un quadro che il Russo gli aveva momentaneamente donato. Tutte queste storie finiranno per convogliare in un'unica grande vicenda.
Probabilmente è il miglior film di Guy Ritchie, quando il regista britannico si cimenta nel raccontare storie di criminalità londinese si rivela sempre una scelta vincente.
Ricco di black humor e storie al limite del paradossale, il film scorre con facilità e leggerezza, con quella giusta dose di violenza. Ottima la sceneggiatura e le ambientazioni.
Il vero punto di forza, come spesso accade nei film del regista britannico, sono i protagonisti che crea, prendendo spunto da storie di piccoli criminali per formare dei personaggi unici ed iconici, spesso identificati da piccoli soprannomi, ai quali è impossibile non affezionarsi.
Da tempo ormai girano voci su un possibile sequel, ma tra smentite e conferme, ancora non si è mai realizzato, speriamo eventualmente sia all'altezza del primo film, che resta una vera chicca molto interessante dell'ultimo decennio.
Giudizio complessivo: 8
Buona visione,
Trailer
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