Autore: Ivana Bodrožić
Sono croati, non serbi.
Doveva trattarsi di qualche giorno, ma poi la permanenza si è protratta: settimane, mesi... anni. Lei ne aveva nove quando la sua vita si è messa a turbinare vorticosamente, suo fratello sedici. C'era una strana atmosfera quel giorno...Si andava al mare, ma le mamme piangevano e i saluti erano troppo insistenti. Una vacanza insolita agli occhi di un'adolescente che vede cambiare location a velocità sorprendente e modalità discutibili.
Mentre i padri restano a Vukovar e scompaiono, Zagabria si fa silenziosa e guardinga. Lei, troppo giovane per comprendere, sgrana gli occhi e trattiene il respiro dinnanzi a tanta tensione, abbracci d'incoraggiamento e preghiere.
Hotel Tito...Si ospita chi non ha più proprietà, chi ha dovuto forzare serrature altrui per proteggere i propri familiari.
Qui si vedono mamme che piangono, che cercano disperatamente lavoro, bambini con gambe come fuscelli che giocano a《frontiera》: chi rappresenta la Jugoslavia perde tutto e chi rappresenta la Germania se ne torna a casa ricco.
A Hotel Tito c'è chi sorride, chi curiosa, chi ruba. Quasi tutti accomunati dall'attesa di un padre scomparso o dalla rassegnazione di un suo non ritorno.
Una permanenza composta da due emisferi: quello adulto e quello dell'innocenza. È con gli occhi del secondo che si sviluppa il libro, con gli occhi di chi si adatta alle peggiori situazioni e di chi non capisce a fondo la gravità della situazione.
Un libro che porta alla luce tante guerre che s'intersecano: quella civile per l'indipendenza, quella adolescenziale di una ragazza che necessita il proprio spazio, l'amore e l'amicizia, quella di un fratello che scrive lettere in continuazione ribadendo il diritto della dignità umana, quella di una madre che si rende conto di non poter donare ai propri figli una vita dignitosa e non smette di dare un senso alla scomparsa del marito.
È il 1991, per la Croazia inizia una guerra feroce e per queste vite tutto precipita.
Straordinario, da leggere assolutamente.
Buona lettura,
Nessun commento:
Posta un commento