Autore: Halldóra K. Thoroddsen
Da quel doppio vetro guarda la città addormentata. Solo la sua mente si sposta, viaggia. Osservando movimenti notturni e giovani baci scambiati nella neve, ripercorre il passato.
Un doppio vetro che la separa dal mondo. Ormai, lei, è una donna « da soglia di casa ».
Le immagini del passato attraversano il suo sguardo. Ora, anziana, riflette sulla vita che scorre, cambia, evolve.
Sostiene di aver acquisito una buona dose di esperienza, di avere grande desiderio di condivisione, ma teme che nessuno al giorno d’oggi sia disposto a dedicarle tempo, ad ascoltare. Tutto corre. Le comunicazioni si fanno effimere in queste generazioni che sembrano aver scordato la bellezza della sera, quando, seduti, ci si faceva avvolgere dalla magia delle fiabe.
Il suo, ora, è un cammino differente, ostico. Tanto si è perso. Tanto si è compreso.
La donna anziana, dietro al vetro, crede che oltrepassata la metà si debba « fingere di esserci ». Forse ha bisogno di lui. Di quell’incontro speciale, di quella nuova sensazione, per riprendere in mano la vita.
Ed anche quando si pensa di poter vivere accanto a qualcuno con una bellezza diversa, quella di un’età che non chiede sesso, ma accoglienza, compagnia, chiacchiere e calore, le generazioni di oggi sanno solo vedere il complotto, soldi che potrebbero sfumare, eredità che potrebbero finire prima del tempo.
Per loro sembra assurdo che ci si possa nuovamente desiderare a quell’età.
Un desiderio diverso che loro non comprendono, che non vogliono sentire.
Doppio vetro, emblema della separazione, di diverse prospettive, di un amore.
Libro di una dolcezza straordinaria che delicatamente accarezza. Poetico, magico e che da l’energia per ripartire a qualsiasi età portando ossigeno al cuore.
Buona lettura,
Nessun commento:
Posta un commento