Regia: Philip K. Dick
Oggi torniamo a parlare di fantascienza, forse non proprio classica classica, con un autore che amo moltissimo, Philip K. Dick, e parliamo di un romanzo del 1963, che si colloca esattamente dopo il suo capolavoro L'Uomo Nell'alto Castello; oggi parliamo di I Giocatori Di Titano (The Game Players Of Titan, 1963)
Trama: in un futuro molto o poco prossimo la Terra non soffre più la sovrappopolazione, a causa di un attacco chimico i pochi superstiti sono rimasti, quasi
tutti, sterili. Come evitare la completa estinzione umana? Attraverso un gioco, il Bluff (un misto tra poker e Monopoli), in cui uomini e donne vengono accoppiati sperando abbiano "fortuna", cioè riescano a procreare; in caso contrario la coppia si lascia.
tutti, sterili. Come evitare la completa estinzione umana? Attraverso un gioco, il Bluff (un misto tra poker e Monopoli), in cui uomini e donne vengono accoppiati sperando abbiano "fortuna", cioè riescano a procreare; in caso contrario la coppia si lascia.
La vita umana è controllata dalle macchine che la controllano e in alcuni casi la facilitano; i sentimenti umani rimangono, e sono i sentimenti peggiori, come l'invidia suscitata dai pochi individui che riescono ancora ad essere fecondi, o la gelosia assoluta di una donna abbandonata perché infeconda.
I Giocatori Di Titano è un romanzo che risente molto del periodo storico in cui è stato scritto, l'America dopo l'omicidio Kennedy, un paese allo sbando senza punti di riferimento. I temi sono sempre quelli cari a Dick: sentimenti umani, paranoia, umanità allo sbando.
I Giocatori Di Titano forse non è tra i migliori e più famosi romanzi di Dick, ma merita di essere letto. È drammatico, tragico, assolutamente ironico e divertente e completamente allucinante e allucinogeno.
Buona lettura,
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