Ideatori: Troy Wagner e Joseph DeLage
Nonostante non sia nato come vero e proprio film di 9 ore, il progetto Marble Hornets è comunque definibile come il mockumentary - found footage più lungo mai realizzato (correggetemi se sbaglio btw), e anche uno dei più apprezzati da critica e pubblico.
Cosa non da poco per un opera appartenente ad uno dei sottogeneri meno apprezzati del cinema, proprio in generale.
Ideata e diretta da Troy Wagner e Joseph DeLage che, come da tradizione di progetti super-indie recitano anche come i due principali protagonisti dell’opera, Marble Hornets ha avuto un enorme successo, quasi paragonabile a quello di Blair Witch Project nel 2000, e che ha portato anche alla realizzazione di Always Watching: A Marble Hornets Story. Che a quanto ho capito, sembra essere uno spin-off, e anche una merda. Ma passiamo oltre.
Diviso in 87 “entry”, la cui durata può variare sensibilmente, Marble Hornets si pone come il successore spirituale della strega di Blair, cercando di replicarne il realismo, anche e sopratutto sfruttando i nuovi media e inspirandosi alla crescente fama delle creepypasta (si parla comunque di un progetto nato nel 2009 e terminato nel 2014) fra i giovani.
Basato proprio sulla figura dello Slender Man, qua rinominato come The Operator, Marble Hornets riesce a trovare una via di mezzo tra Blair e pellicole deludenti come Exists, facendo si che l’antagonista principale sia già visibile nei primissimi secondi, ma mantenendone sempre una certa distanza dalla telecamera, e risultando vincente su tutti i punti, in quanto capace di rendere la figura dell’Operatore sempre presente, ma comunque sempre misteriosa.
Gli unici problemi realmente riscontrabili sono naturalmente relativi alla recitazione che, come prevedibile in prodotti amatoriali, è alquanto altalenante.
Nel complesso, devo dire di averlo apprezzato, in particolar modo i primi capitoli e anche, e molto, il finale, che lascia in sospeso diverse domande, e allo stesso tempo ne aggiunge altre ancora.
Consigliato.
Buona visione,
Trailer
Nessun commento:
Posta un commento