Regia: Joachim Rønning
RECENSIONE
PRO
Dopo 5 anni dal suo debutto nei panni della cattiva per eccellenza, Malefica, Angelina Jolie torna sul grande schermo insieme a tutto il suo fascino tenebroso. La storia riprende il via dopo 5 anni dagli avvenimenti del primo capitolo, con la notizia (tragica per Malefica) delle nozze di Aurora con il giovane principe Filippo, figlio del re Giovanni e della misteriosa regina Ingrith. Uomini e abitanti della brughiera finalmente ad un bivio che porterebbe una definita pace fra i due popoli, ma non tutti sono così d’accordo.
Maleficent - Signora Del Male non è però un semplice racconto fantasy. Non lo è per il messaggio che manda e non lo è per le attrici che lo interpretano.
Partiamo da quest’ultimo punto che coinvolge sicuramente anche il primo fattore. Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer entrambe madri di figli adottivi, che in questo racconto vestono i panni, non solo di attrici ma anche di portavoci di un messaggio che a loro sta molto a cuore e di cui hanno parlato ampiamente alla première del film. In particolare Angelina ha detto: “Credo che la famiglia non dipenda dal sangue, questi temi toccano le nostre corde più profonde sia a me che a Michelle”.
Per questo motivo Maleficent non è la solita storia di una cattiva che si dimostra avere un lato “umano”, perché non si ferma lì il discorso. Il senso di inadeguatezza che scaturisce dal non poter essere una buona madre, fatto che si ripercuote in azioni aggressive e mal interpretabili è un argomento molto più profondo e in cui molte persone, mamme e non, possono identificarsi. Il tutto affrontato in un contesto di rigida esclusione (gli umani verso il popolo della brughiera), in cui si strizza l’occhio alle nuove generazioni, in cerca di una maggiore sensibilizzazione al problema.
Se poi a tutto questo aggiungi l’infinito charme e lo sguardo penetrante della meravigliosa Jolie (dal vivo è ancora più bella) nei panni di un personaggio che senza il suo carisma sarebbe decisamente meno coinvolgente, oltre che un villian dannatamente intrigante come Michelle Pfeiffer e una principessa dolce ma mai fragile come Elle Fanning, ecco servito un film sorprendentemente piacevole.
CONTRO
In molti potrebbero pensare “la solita melassa Disney di principi e principessa ecc ecc..”, no, non è assolutamente così, perché il film come detto precedentemente propone molti spunti di riflessione, rendendolo per niente banale. Ma alle spalle di ciò, un briciolo di verità si può riscontrare nella frase precedente.
Perché nonostante la Disney sia maestra in questi tipi di lungometraggi, ormai da anni tende a ritirare fuori dal cassetto, le medesime storie, modificate, ma infondo sempre uguali. Perché se poi il cast riesce a rendere il tutto interessante, questo non vuol dire che la trama in se non riscontri delle pecche.
Un ritmo a tratti compassato e lento insieme alla presenza di alcuni personaggi buttati lì in mezzo in maniera poco fluida e forzata (di cui non vogliamo dirvi oltre per non spoilerarvi nulla), sono alcune sbavature di un progetto ambizioso ma ancora troppo legato ai canoni indissolubili della Disney.
Giudizio complessivo: 7.5
Buona visione,
Trailer
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