Regia: David Cronenberg
Torno a parlare del maestro del "Corpo" con il suo film più concettuale.
Infatti a differenza dei titoli precedenti in cui le mutazioni, le deformità le malattie erano tangibili ed esplicitate nella loro disgustosa concretezza, in questo caso il Maestro (che si concede un unica esplicita scena di vero e proprio Body Horror mediante una breve scena onirica) tratta la solita questione del corpo umano e delle alterazioni che esso subisce (l'intervento per rendere fertili le donne con mutazioni che ne impediscono la gravidanza) ma anche una rielaborazione della storia dei Fratelli siamesi ("incarnati" da un magistrale Jeremy Irons, che dà "corpo" a due "inseparabili" gemelli dai caratteri opposti) fino a giungere ad una filosofica riflessione sul tema dell'individualità, attraverso un intenso e tragico racconto drammatico che mostra il rapporto indissolubile di due gemelli che pur tentando di avere vite separate finiscono per "sovrapporsi" capendo che non possono vivere l'uno senza l'altro.
Quindi se da un lato può sembrare il suo film meno scioccante, dall'altro sottolinea la sua maestria, la sua capacità di riadattare la sua poetica del corpo senza il bisogno di mostrare le mutazioni e degenerazioni fisiche, ma suggerendole attraverso una degenerazione psicologica.
Giudizio complessivo: 8
Buona visione,
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