Regia: Vince Gilligan
RECENSIONE
Chiariamo subito una cosa, dopo Twin Peaks ritengo che Breaking Bad sia stata la serie migliore che io abbia mai visto (sì d’accordo che non ne guardo molte, ma seleziono solo le migliori), per cui l’idea di un film che riprendesse i fatti narrati negli ultimi episodi da un lato mi entusiasmava parecchio, dall’altro però mi “spaventava” un po’, vista l’alta probabilità di fallimento.
A correre il rischio è stato il buon Vince Gilligan, ideatore della serie (e chi altro avrebbe avuto il coraggio???) che, con sagacia e probabilmente tempismo giusto, ha voluto far rivivere ai fan di Breaking Bad un pezzo di ciò che si era concluso nel 2013.
Rivedere infatti, nella prima inquadratura, Jesse e Mike che parlottano tranquilli, ti riporta inevitabilmente lì, a quel finale che forse era stato l’unica piccolissima nota stonata (in particolare riguardo alle scelte di chi far restare in vita e chi no, senza spoilerare troppo), galvanizzando quindi un spettatore che crederà di riprovare, anche se per sole due ore, parte di quelle emozioni vissute durante la serie.
Ma purtroppo le buone notizie finiscono qui, poiché si intuisce subito che il film non ha lo stesso mordente, fatica a coinvolgerti e, nelle prime fasi, tende quasi a favorire l’assopimento e, trattandosi del film di Breaking Bad, capite bene che non è proprio il miglior biglietto da visita. Col passare del tempo poi le cose migliorano un po’, ma francamente non credo che basti a soddisfare chi aveva un’aspettativa ben più alta.
L’idea che mi son fatto è che, se uno prende questo film come prodotto isolato, probabilmente potrebbe anche valutarlo positivamente, perché in fin dei conti riesce in un certo qual modo ad intrattenere dignitosamente ma, legandolo al contesto da cui è stato partorito, è evidente che non possa fare breccia in chi aveva passato nottate insonni per vedersi un episodio dopo l’altro senza sosta.
E in questo senso, la mancanza di Walter White (fatta esclusione per un breve flashback verso la fine) si è fatta sentire, dal momento che al nome Breaking Bad, è inevitabilmente legata la sua figura. Mancanza che tuttavia è stata parzialmente arginata dalla presenza di un Aaron Paul in buona forma, che si carica sulle spalle l’intero film e che nel complesso riesce a restituirci un pizzico di quell’emozione che tutti noi ci attendevamo.
Troviamo poi anche qualche scena pregevole, come per esempio quella della sparatoria per i terribili 1800 dollari mancanti, sicuramente apprezzabile anche se lontana anni luce dai livelli che abbiamo visto, così per dirne uno a caso, nell’episodio “Riserva Indiana” della serie. Ma vale comunque la pena rimarcarlo, così come merita menzione un discreto finale, che chiude qui la faccenda forse definitivamente.
Tornando quindi alla considerazione fatta precedentemente, possiamo giudicare il film come un buon prodotto se preso singolarmente (non eccezionale tuttavia) ma che, se teniamo conto dell’universo Breaking Bad che lo ha preceduto, non aggiunge praticamente nulla, risultando quindi superfluo se non per il piacere di rivedere alcuni dei personaggi che abbiamo adorato (quantomeno per il contesto, perché in fin dei conti Jesse mi è sempre stato sui coglioni…ecco sì l’ho detto 😉).
Chissà se Gilligan, prima di girare El Camino, si è riguardato attentamente Fuoco Cammina Con Me, perché quello sarebbe stato il punto di riferimento perfetto da cui partire per girare un film a conclusione di una serie tv eccezionale.
Giudizio complessivo: 6
Enjoy,
Trailer
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