Autore: Paolo Malaguti
TRAMA
19 febbraio 2080. Martedì grasso. C’è nebbia, sulla laguna deserta, i turisti non sono ancora arrivati. Affluiranno appena farà giorno, pagando il biglietto e passando dai tornelli: già, perché da quando Venezia è stata dichiarata non più agibile, evacuata e trasformata in Venice Park – la più pittoresca delle attrazioni italiane – non esistono più residenti.
Solo il circo quotidiano dei visitatori e degli accompagnatori, oltre a un pugno di Resistenti che vorrebbe vederla tornare viva e abitata. In questo giorno d’inverno ci sono Michele e Sandro, guardiani che pattugliano la laguna. C’è Carlo, guida turistica appena promossa (e già in un mare di guai). C’è Rebecca, la combattiva attivista disposta a trasformarsi in assassina pur di non rassegnarsi alla morte della sua città. E c’è Giobbe, un vecchio che ha perso tutto: la moglie, la casa, la memoria…ma l’unica cosa che gli è rimasta, un segreto racchiuso in un mazzo di chiavi, può cambiare il futuro. Che infatti cambierà, nell'arco di un’indimenticabile giornata di Carnevale.
COMMENTO
La copertina di questo libro è molto accattivante e misteriosa.
Iniziando a leggere si viene catapultati nel futuro, un futuro distopico dove la bella Venezia che tutti conosciamo è diventata un parco, Venice Park.
I personaggi che ci accompagneranno per tutta la storia sono 4.
Michele, un guardiano timoroso, un personaggio abbastanza di sfondo, che ci aiuta però a comprendere la storia da un punto di vista più esterno.
Carlo, una guida che è stata appena promossa, è un personaggio simpatico ed inoltre un tassello importante per comprendere la missione di Giobbe.
Rebecca, una ragazza come tutte che però lotta con le unghie e con i denti per una causa che la porterà e superare i limiti.
Giobbe, già solo a pensare a lui mi commuovo. Questo vecchietto dolce e simpatico porta un peso sul cuore. Lui è il mio personaggio preferito, mi ha emozionata tantissimo.
La storia è veramente ben strutturata, è scorrevole e ricca di colpi di scena.
I termini usati sono semplici e nessun passo è confusionario.
Il libro è scritto in terza persona, però all'inizio di ogni capitolo viene specificato il filo narrativo che viene seguito.
Inoltre spesso ci sono articoli di giornale che dal passato arrivano al presente rendendo più chiara la condizione di Venezia al lettore.
Faccio davvero i miei complimenti all'autore che è riuscito a scrivere questa storia così innovativa e interessante.
Lo scrittore riesce ad incastrare ogni tassello, la storia non è mai scontata e fino alla fine non si capiscono le intenzioni di Giobbe e Rebecca tenendo il lettore sulle spine.
Ve lo consiglio? Certo che si è un libro diverso dal solito, interessante e davvero ben fatto.
Giudizio complessivo: 9.5
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