Regia: Registi vari
Non so per quale strano motivo, ma nel 95% dei casi, quando si parla di horror collettivi, vale la regola del “i corti migliori sono quelli realizzati da registi esordienti o semi sconosciuti”.
Questa regola non può essere applicata però a Nightmare Cinema che, al contrario, conta 5 registi (chi più chi meno) abbastanza conosciuti tra i fan del genere. Si passa dal grandissimo Joe Dante, che non credo abbia bisogno di presentazioni, al Mick Garris di Sleepwalkers e Critters 2, facendo tappa al giapponese Ryuhei Kitamura e poi Alejandro Brugues e ancora David Slade.
Ricapitolando troviamo quindi:
- The Thing in the Woods (Alejandro Brugués)
- Mirare (Joe Dante)
- Mashit (Ryūhei Kitamura)
- This Way to Egress (David Slade)
- Dead (Mick Garris)
Quindi in questo caso, come cambia la regola? In questo caso, chi ha realizzato il corto migliore è proprio chi non ti aspetti. O almeno, uno che io non mi aspettavo di apprezzare così tanto. Naturalmente sto parlando di...rullo di tamburi...David———Slaaade, che con il suo This Way To Egress si porta a casa a mani basse il titolo di miglior episodio dell’intera antologia.
Oh, che vi devo dire? Dopo la parentesi Black Mirror con Metal Head e Bandersnatch, mi sarei aspettato il corto più debole proprio da lui, ma This Way To Egress è la vera sorpresa e l’incubo più puro e delirante dell’intero gruppo.
Dietro Slade però, si fa davvero dura decidere quando un episodio è migliore dell’altro. Questo perché Nightmare Cinema ha la peculiare, e praticamente unica nel suo genere, caratteristica di aver un livello quasi omogeneo tra i quattro corti restanti.
Lo slasher con twist The Thing In The Woods di Buruges, il violento e enormemente epico Mashit di Kitamura e il carinissimo Dead di Mick Garris, pur non brillando come This Way To Egress, si prendono tutti quanti non solo la sufficienza pienissima, ma sono in diversi punti, davvero validi e sopratutto, sia Kitamura, che Buruges che Garris, sono riusciti a dare ai loro corti un impronta personale inconfondibile.
Se proprio dovessi scegliere però, l’episodio che più mi ha deluso è stato quello di Joe Dante, Mirare . Sulla carta siamo allo stesso piano dei precedenti tre citati, ma per il padre dei Gremlins era forse obbligatorio chiedere un pochino di più. Ha infatti quella ombra di “già visto” già dai primi minuti, ed è proprio quando diventa completamente weird e disgustoso che... finisce. Bel finale comunque.
In conclusione, però, Nightmare Cinema è una buonissima antologia, che non può mancare ai fan del genere. Insieme a A Field Guide to Evil merita di essere portato in Italia.
Buona visione,
Trailer
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