Proletkult


Regia: Wu Ming

Scrivere a proposito di questo libro non è affatto facile. Sinceramente non so proprio come iniziare, mi servirebbe molto più tempo per poter raccogliere le idee, per assimilare appieno la sua complessità, direi quasi per digerirlo considerando che ho mangiato, bevuto dalle sue pagine. 

Tutto di questo libro è emozione viscerale, intimità. Me lo aspettavo da Wu Ming (mi era già successo altre volte)...ma non così tanto, non così forte, potente. 

Pochi libri che ho letto hanno dentro un tale insieme di identità, un'esplosione, una cosa complessa da definire che ti rimane dentro, probabilmente per sempre. Con il passare dei giorni la sensazione si affievolirà ma non mi lascerà mai. 

Dopo che ho letto questo libro non sono più la stessa persona di prima, sono arricchita in modo fatale. Vorrei scrivere molto di più, ma non voglio solo raccontare la "trama" proprio perché è molto di più di una semplice storia

È il racconto che percorre 20 anni "che sconvolsero il mondo" e dentro ci sono tantissimi personaggi, uomini esistiti davvero, la Storia che si mescola impercettibilmente con quel pizzico di immaginazione, di non reale eppure di così vero da fare girare la testa. 

Aleksandr Bogdanov, rivoluzionario, scienziato e filosofo, una partita fenomenale di scacchi giocata con Lenin, la Rivoluzione d'Ottobre, i ricordi di trincea della prima guerra mondiale, gli ideali traditi e le speranze di avere una società libera, il mondo che era e quello che è diventato.

I Wu Ming hanno una capacità assoluta di farti rivivere un pezzo di storia unica nel suo genere...e tu sei li nel mezzo..nella fredda madre Russia, vivi dentro quelle pagine.

Vivi leggendo...leggi vivendo...

Buona lettura


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