Autore: George Saunders
Lincoln Nel Bardo del saggista americano Saunders, uscito per Feltrinelli Editore nel 2017, è senza dubbio uno dei romanzi (?) più belli che abbia mai letto. Metto il punto interrogativo dopo romanzo perché non so se me la sento di racchiuderlo in quella categoria.
La trama è tutto sommato abbastanza semplice; il libro parla del Presidente degli Stati Uniti, Lincoln, che perde l'amato figlio Willie. Il Presidente si troverà a vagare nel Bardo, il limbo tra la vita e la morte, alla ricerca di Willie.
Il punto di forza del libro non è DI COSA parla, ma COME ne parla. Nel libro non c'è azione, i fatti sono narrati attraverso citazioni (vere o fittizie), mentre le parti restanti sono dialoghi tra anime vagabonde del Bardo, che ricordano molto il ritmo di una piéce teatrale.
Il libro è un flusso di emotività dove le azioni sono inutili e assolutamente secondarie. È un libro che all'inizio risulta quasi ostico nella lettura, ma quando si entra nelle sue pagine è impossibile lasciarlo andare.
Mi rendo conto che non è un libro adatto a tutti. Se amate i libri pregni di azione e avvenimenti questo sicuramente non è per voi. Se amate la scrittura lineare e siete poco propensi alla sperimentazione letteraria lasciatelo sullo scaffale della libreria. Se invece vi piacciono i libri strani, i libri diversi dal solito o volete il brivido di qualcosa di diverso, Lincoln Nel Bardo è sicuramente la lettura che stavate cercando.
Buona lettura,
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