Regia: Stuart Turton
Blackheath House risveglia i mostri.
Anime cupe vagano tra le sue mura. Uomini loschi, astuti, con passati inafferrabili, segreti inconfessabili e donne guardinghe, maligne sono stati invitati al ballo dagli Hardcastle, padroni della residenza.
Una festa li attende, fuochi d'artificio illumineranno i loro sguardi questa notte e balleranno, berranno, si umilieranno accompagnati da ombre cariche di vento, morte e ricatti.
Stesso Luogo, stessi volti, stesse vite burrascose si troveranno sul luogo di un delitto che ha messo in ginocchio la famiglia Hardcastle.
Ma perché proprio lo stesso luogo e le stesse persone...? L'incubo sembra non aver fine... A distanza di 19 anni un nuovo omicidio colpirà la famiglia.
In questa residenza, dove i giardini sono abbandonati, le porte divelte, i litigi all'ordine del giorno e gli inganni pane quotidiano, uno strano e ben strutturato piano avrà luogo. Per vendicare? Uccidere? Salvarsi? Ma da chi...? Quale diabolico piano coinvolgerà gli invitati?
7 volte Evelyn Hardcastle Morirà.
Altrettanti gli invitati in cui il protagonista si dovrà reincarnare per incastrare l'assassino e anticiparlo.
Vestirà altri panni, sarà smemorato, astuto, maldestro, scaltro, agile, sensibile e impulsivo. Sarà ciò che ha sempre detestato, sarà ciò che ha sempre invidiato, sarà...Tante personalità estremamente diverse che si andranno a fondere, sfocando la linea che delimita i due esseri e creando forti crisi.
Dove finisce lui e inizio io?
Una lettura che mi ha tenuta col fiato sospeso sin dalla prima pagina. Un giallo? Non solo. Una lettura che tocca importanti temi quali il senso di colpa, il perdono, l'amore e l'identità.
Originale, sorprendente elegante.
Vi girerà la testa, impazzirete e vi verrà voglia di giocare a scacchi! Io ho già iniziato...
Buona lettura,
Nessun commento:
Posta un commento