Regia: Steven Spielberg
BREVE TRAMA
1936, Indiana Jones (Harrison Ford), professore di archeologia e grande avventuriero, si trova a fare i conti con i nazisti che, per conto di Hitler, sono alla ricerca della famosa arca dell’alleanza.
RECENSIONE
Nato dall’unione di due menti del calibro di George Lucas (ideatore della saga di Star Wars) e Steven Spielberg, il primo capitolo della saga di Indiana Jones è uno dei migliori film d’intrattenimento degli anni ‘80.
Regia ottima, una fotografia sporca, intensa e non dimentichiamo la memorabile colonna sonora di John Williams.
Ennesimo film in cui Harrison Ford, col suo gran carisma, rende iconico un personaggio. Jones è divertente, intelligente e “cazzuto”, senza mai però scadere nel tamarro tipico di quel periodo.
Sono presenti varie scene entrate nell’immaginario collettivo, come quella nel tempio, quando Jones ruba una reliquia sostituendola con un oggetto di ugual peso, per poi sfuggire ad un enorme palla di pietra, o il duello impari con l’arabo armato di spada che viene freddato da un colpo di pistola.
Una sceneggiatura ben scritta che mischia esoterismo e nazismo (basandosi parzialmente su veri interessi del Fuhrer). Nonostante rimanga un film d’avventura leggero, il sangue e la violenza non mancano, ciò non fa che migliorare ulteriormente la pellicola.
BREVE COMMENTO SUI SUCCESSIVI FILM DELLA SAGA
I seguiti sono altrettanto belli, pur con qualche difetto: Il Tempio Maledetto (1984) risulta, nel plot di base, molto casuale e si incastra poco col film precedente. L’Ultima Crociata (1989) manca di una certa cattiveria presente nei primi due capitoli.
Ah...si, poi c'è lui, Il Regno del Teschio di Cristallo (2008). Un film inutile fatto solo per portare un po’ di timida nostalgia al cinema. L’idea di base sarebbe stata anche interessante, ma evitare di chiamarlo “Indiana Jones” ed evitare di far sopravvivere Harrison Ford (che ha la sua età) ad una bomba atomica solo perché è in un frigo (per dirne una), sarebbe stato gradito.
Buona visione,
Trailer
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