Regia: Anthony e Joe Russo
LA (NON) RECENSIONE DELLA FINE DI UN VIAGGIO
Devo essere onesto con voi: dopo essermi psicologicamente ripreso da quello che ho visto, ho fissato lo schermo del computer per una buona mezz’ora senza sapere cosa scrivere, perché la casa delle idee ha optato per una campagna marketing semplicemente perfetta, mostrandoti pochissimo ed aumentando la tua curiosità ad ogni singolo fotogramma pubblicato senza dirti nulla.
Una strategia che, per un blockbuster di questi ultimi anni, mi ha commosso, augurandomi possa fare da esempio ai film commerciali futuri: basti pensare alla Universal con i Fast and Furious che è praticamente l’anti cristo di questa strategia; oltre a questo, consapevoli del fatto che rappresentasse la fine di un era per quel complesso e gigantesco progetto composto da 21 film che è il marvel cinematic universe, era logico aspettarsi un hype smisurato dai fan che, tra ottimi e dimenticabili film, lo hanno sempre supportato con fierezza e senza mai arrendersi per arrivare il più preparati possibili a questo evento.
Quindi la domanda da porsi è lecita: come recensire un film senza entrare nel dettaglio ed evitando di menzionare anche un piccolo dettaglio che potrebbe rovinare la sorpresa a chi ha aspettato così tanto? L’unica soluzione che ho trovato è di non recensire il film ma di parlarvene attraverso le emozioni che ho provato.
Saranno principalmente delle considerazioni di una persona che, da quando aveva 8 anni e ha visto come primo film al cinema Iron Man non se n’è perso nemmeno uno, senza però farmi prendere dall’entusiasmo e scrivendo queste impressioni a mente fredda.
In 11 anni la marvel è riuscita a sorprenderci, spaziando da toni giocosi e severi fino a sperimentare un film dallo stampo demenziale (quell’obbrobrio di Thor: Ragnarok) riuscendo a farci provare una moltitudine di emozioni: gioia, tristezza, rabbia, serenità e in certi casi anche un po’ di delusione.
Con Infinty War i fratelli Russo ci hanno mostrato principalmente il lato più adrenalinico di questa saga, con scontri al cardiopalma che invadono tutta la durata del film lasciando poco spazio alle parole fino a un cliffhanger che porta gli eroi davanti a una cruda verità: la sconfitta. E quando i registi dissero che Endgame sarebbe stato diverso dal predecessore non mentivano: le emozioni sono il vero motore di questa pellicola.
E dopo tutte queste storie così diverse fra loro quali emozioni ho provato? Beh………tutte quante: esattamente come voleva porsi il film, è la chiusura di un cerchio che non tralascia nessuna delle sfumature che la saga ci ha mostrato. Epica, divertimento, serietà, tristezza e qualche briciolo (grazie a Dio) di demenzialità è tutto quello che troverete in questa pellicola e dell’universo cinematografico di cui fa parte.
Non credo ci sia bisogno di dire quanto i Russo siano bravi con la macchina da presa, ce lo hanno ampiamente dimostrato, e per quanto la prima ora del film fatichi a decollare e qualche scelta non mi sia piaciuta, gli sceneggiatori se la sono cavata egregiamente trasportandoci nelle due ore finali in un viaggio che non si è mai visto in anni di cinefumetti.
Le scene d’azione…………no meglio non dire altro, dovete sapere solo che ci sono. Visivamente è fantastico e le musiche di Alan Silvestri sono sempre splendide. Non è un film perfetto, anzi, avrebbero dovuto aggiustare qualcosa e magari cambiare certe scelte (parliamo però di cose che non influiscono sulla godibilità del film, anche perché di veri e propri errori non ne ho visto) ma, oltre a uscirvi il classico “nessun film è perfetto”, vi propongo anche un bel “chissenefrega?” (proprio così, tutto attaccato) perché il film, personalmente, riesce perfettamente nel suo intento, chiudere in maniera dignitosa una saga che, vi piaccia o no, ha fatto e sta facendo la storia del cinema d’intrattenimento regalandomi tantissime emozioni che raramente ho trovato in un singolo film del genere.
E poi era da tempo che non sentivo il bisogno di alzarmi e applaudire per le scene che venivano mostrate, ovviamente non l’ho fatto altrimenti mi avrebbero pestato fuori dal cinema, l’unico difetto di guardare un film in una sala piena di gente.
Il voto sarà alto ma vi propongo un banale ma sempre verde “chissenefrega x2”. Ora non ci resta che vedere cosa ci riserverà il misterioso futuro della Marvel al cinema e constatare se riuscirà a ripetersi, anche se sarà difficile.
Giudizio complessivo: 9
Enjoy,
Trailer
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