Creed II


Regia: Steven Caple Jr.

Stasera avevo voglia di cinema da menare e quale migliore occasione se non con un film del mitico Sly potevo togliermi questo sfizio battagliero?

Creed II ha appena messo tutti KO al botteghino nel suo primo weekend nelle sale italiane, forte del franchise che lo ha lanciato, dell’iconico e indimenticabile personaggio di Rocky Balboa al suo canto del cigno, ma soprattutto forte del successo del suo primo capitolo, lanciato alla ribalta da quel Ryan Coogler che tanto ha fatto bene, aprendo le porte ad una nuova storyline sull’erede dell’Italian stallion per eccellenza prima, e che ha conquistato critica e spettatori con il suo sorprendente Black Panther poi, ove recita come amatissimo villain/reietto proprio il nostro Adonis/Michael B. Jordan, che ho elevato a mio eroe dopo aver raccontato in una intervista di essersi ispirato a Dragon Ball Z per il sequel di Creed. Vero o meno ti rispetto solo per la citazione.


In tutta sincerità, il film non ha nulla di nuovo da raccontare, e allora tutto si sposta inevitabilmente sul come si vuole raccontare una storia che tutti sappiamo come andrà a finire, come sempre. E dopo sei film di che ci vogliamo stupire.

Solo che vedere Rocky fa sempre il suo cazzo di effetto, anche con quei capelli grigi laccati all’indietro. Il tempo passa anche per te Sylvester ma il carisma e la passione che il tuo personaggio ci ha lasciato, sin da quel lontano e glorioso 1977, son cose che non passeranno mai e non perderanno mai valore e importanza per la nostra generazione e per la storia del Cinema.


La prima parte del film scorre veloce e con estrema prevedibilità verso una pioggia di mazzate annunciata da parte del figlio energumeno di un sorprendentemente drammatico Dolph Lundgren, che manda il suo erede a spiezzare il ragazzo di Rocky, in cerca di vendetta e rivalsa del suo nome decaduto.

Poi il film svolta.


Ripeto, punta dritto ad un finale che lo sappiamo tutti come sarà, però lo fa con quella nota energia e motivazione del sapere rialzarsi dalle difficoltà e conquistare i propri obiettivi, come anche in passato ci ha saputo emozionare con le medesime aspettative. Non lo fa con l’obbiettivo di vincere un match, di conquistare o mantenere una cintura di grande sfarzo e importanza, ma per migliorare l’uomo che affronta questa sfida, solo contro il suo avversario e nulla più, al centro del ring, oltre quei tre scalini che ne delimitano gli angoli.

Creed II è una storia di padri e figli, di rivalsa e di affermazione ed è soprattutto l’ultimo saluto al nostro Rocky, che ha saputo sapientemente mettersi da parte e spianare la strada al figlio del suo più grande nemico/amico Apollo Creed.

Perchè ora è giunto il suo momento.

Grazie di tutto Rocky
Grazie Sly.

Giudizio complessivo: 6.5
Buona visione,



Trailer


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