Filmaccio brutto, sporco e cattivo come non si vedeva da tempo (almeno per quello che riguarda me e i film visti di recente) e che si colloca di diritto tra i migliori esponenti del genere.
Entrare in sala a vedere una trasposizione cinematografica di un manga riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo non è mai semplice, basti vedere il risultato di Ghost In The Shell con quella gnocca di Scarlett Johansson, un buon film d’intrattenimento ma che è l’ombra sbiadita della sua controparte cartacea.
Prima di cominciare, vorrei fare un ringraziamento. GRAZIE MICHAEL BAY! GRAZIE PER ESSERTI TOLTO DI MEZZO FACENDO SI CHE LA SAGA DI TRANSFORMERS RIACQUISTASSE UN PO' DI DIGNITÀ.
Ambientato nell’Italia dell’Ottocento, Il Garzone Del Boia è la storia romanzata del più celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio, Giovanni Battista Bugatti detto Mastro Titta, raccontata dal suo aiutante, comprato per pochi soldi dalla famiglia di origine per farne il proprio garzone.
E’ la città della Grande Mela il punto di partenza di questo viaggio, e la meta di arrivo, il premio di Natale per Tony e per la sua famiglia, al termine di un tour all’interno degli States, quelli profondi, quelli del sud.
Esatto sì, è stata proprio questa la reazione appena terminato il film, ma che cazz ho appena visto??? E soprattutto, visto che è uscito nel 2016, come mai ci ho messo così tanto a metterci le mani sopra???
Quando si parla di “genere horror”, le prime immagini che balzano alla mente di una qualsiasi persona, riguardano in buona parte fantasmi, spettri, luci che si spengono e riaccendono e serial killer soprannaturali e immortali.
Toledano & Nakache sono sicuramente le due punte di diamante della nuova Comédie Française cinematografica: dal loro primo successo Primi Amori, Primi Vizi, Primi Baci al blockbuster Quasi Amici (film che personalmente detesto abbastanza) fino a quel capolavoro passato inosservato di Troppo Amici, i due registi e sceneggiatori francesi hanno mostrato quanto ancora la loro nazione ci sappia fare in ambito di commedia cinematografica tramite l’importanza del dialogo, caratteristica fondamentale per una buona commedia d’oltralpe che si rispetti.
Il Corriere – The Mule è il nuovo film diretto e interpretato da Clint Eastwood. Il protagonista della pellicola è Earl Stone un ex veterano della seconda guerra mondiale che lavorava come floricoltore. Il suo unico rimpianto è stato quello di aver trascurato la famiglia, mettendo il lavoro al primo posto.
«Mi creda, avrà bisogno ancora di un sacco di caffè oggi. Sarà una cosa lunga.»
Nella saletta colloqui del seminterrato del reparto psichiatrico dell’ospedale, Frank Bennell, stimato criminologo alla soglia della pensione, chiede aiuto a Robert Winter, psicologo con cui ha collaborato in numerosi casi di omicidio.
Dopo aver letto ed apprezzato moltissimo La Scomparsa di Stephanie Mailer, non potevo farmi scappare quello che probabilmente fino ad oggi viene considerato il miglior lavoro di Joel Dicker, ovvero La verità sul Caso Harry Quebert.
Quando zia Maggie manda il messaggio, un'altra vita ha inizio. Ed ecco che l'abbigliamento cambia, la cadenza linguistica si camuffa e si diventa uomo elegante, timido, aggressivo, trasandato, a seconda della necessità. Ci si trasforma, si rischia la pelle, si piange, si va in scena e... Si cresce.
Kitty e Stud sono una giovane coppia newyorkese che scopa dalla mattina alla sera.
Il loro rapporto si basa principalmente su questo: 4 spinelli, una serie di frasi profonde sull’esistenza e giù di cappellate violente, visto che tra l’altro Stud è uno che non ci va piano in fatto di sadomasochismo.
Vabbè Lars Von Trier o lo si ama o lo si odia, non lo si può semplicemente apprezzare o piacere a metà, ed i commenti ai suoi film ne sono la conferma. Anche dare una valutazione o un voto ad un suo lavoro risulta difficile, ma anche oggi proverò a farlo.
Nulla é per caso, nemmeno un numero digitato per errore. Ti aspetto. Chiudo gli occhi e mi lascio percorrere dalle tue parole protettive, incoraggianti, rassicuranti.
Yorgos Lanthimos è, a parer mio, uno dei migliori registi del cinema contemporaneo. L'ha dimostrato con Kynodontas, con The Lobster e con il suo precedente capolavoro Il Sacrificio del Cervo Sacro; finora non ha mai sbagliato un film, facendone uno più bello dell'altro.
Sentire qualche mese fa la notizia di un possibile sequel, anche solo cartaceo, di quel controverso capolavoro che è Cannibal Holocaust è stato come un fulmine a ciel sereno. Dopo ben 38 anni, infatti, esce in tutte le librerie Cannibal Holocaust 2, un copione buttato giù anni or sono dallo stesso autore del primo capitolo e che non venne mai realizzato (probabilmente per non temere di avere problemi legali e di censura).
Film che è passato un po’ inosservato, poco pubblicizzato ma con alcuni spunti piuttosto interessanti e che non merita di finire nel dimenticatoio senza una recensione sul sito più in voga del momento. Ma visto che nessuno di quel sito si è preso la briga di scrivere qualcosa in merito, vi dovrete accontentare di quella del nostro blog.
Gaia è una diciottenne, prossima alla maturità, che conoscerà l’amore per caso e si ritroverà incastrata in questo sentimento dalle mille sfaccettature. Conoscerà il sapore dell’essere donna tra forza e fragilità, tra conoscenze e perdite, tra sconfitte e cambiamenti.