Le Terrificanti Avventure Di Sabrina



Soggetto: dai fumetti di Roberto Aguirre-Sacasa e Robert Hack
Stagioni: 1
Periodo: 2018- in corso
Episodi: 10 + 1 speciale da ~ 49-63 min




Trama iniziale

Sabrina Spellman è una quindicenne come tante, con un ragazzo che ama e delle amiche a cui vuole bene. Orfana di madre e di padre, vive con le zie Hilda e Zelda e Ambros, un cugino che è agli arresti domiciliari presso la loro abitazione.

La sua vita scorrerebbe in maniera normalissima, se non fosse per un piccolo dettaglio: la giovane è per metà mortale e metà strega. Al compimento del suo sedicesimo anno, dovrà compiere una scelta che stravolgerà inevitabilmente la sua esistenza per sempre: firmerà col suo sangue il Libro della Bestia, rinunciando al mondo mortale per diventare a tutti gli effetti una strega, o deciderà di proseguire senza la magia?

Il cammino sarà impervio, accidentato e sicuramente imprevedibile, come la protagonista.



Recensione

Dimenticate assolutamente la Sabrina Spellman biricchina e capricciosa degli anno '90 di Sabrina Vita da Strega. Se amavate quella serie tv, non apprezzerete questa, che ha in comune con essa solo i nomi e parte della trama. Dimenticate i personaggi per come li conoscete, perché qui sono radicalmente diversi e tutto assume delle tinte dark che, inizialmente potrebbero essere accattivanti, ma a parer nostro ci si è spinti troppo in là e in una maniera poco consona.

Qui si parla principalmente di magia nera e di una sorta di satanismo, quindi potete ben immaginare quale signore servano. Lo stesso Satana viene lodato sfacciatamente e questa parte infastidisce i credenti, ma non solo. Gli stessi satanisti hanno scatenato polemiche contro la serie, per l'utilizzo improprio di un loro idolo all'interno della scuola di magia che streghe e stregoni frequentano, per poi in seguito ritirare l'accusa; insomma la faccenda non è propriamente chiara, ma ha fatto molto discutere. 


C'è anche una sottile pretesa diffusa da parte dei character di far parte dei buoni, perché viene spesso evidenziato come alcuni di loro abbiano un cuore, nonostante intraprendano spesso rituali macabri che non hanno nulla di positivo, il che è molto lontano da qualsiasi sorta di coerenza.

Siamo molto lontani dalla classica lotta tra il bene e il male in cui uno dei due vince, perché il tema centrale è molto più grave: per compiere una buona azione spesso si commettono atti malvagi incommensurabili. I valori scivolano verso un'inevitabile scala di grigi per cui diventa impossibile stabilire dove finiscano la giustizia o la bontà. Come a dire: “La strada per l'Inferno è lastricata di buone intenzioni”.

Dal punto di vista tecnico le inquadrature presentano un elemento instabile: una bizzarra sfocatura ai lati di molte scene vorrebbe enfatizzarle e renderle più grottesche e spaventose, ma finisce per creare principalmente confusione. Non si tratta di mettere a fuoco solo quello che c'è in primo piano per condurre l'attenzione lì; parliamo di qualcosa molto più simile al prendere due fette di pancetta e spalmarle lungo le parti laterali dell'inquadratura, per disturbarla un po'. Questo effetto si dirada man mano che la narrazione procede, per poi ricomparire a intermittenza. Si sarà colta una certa inefficacia o svanisce man mano che Sabrina comincia a fare chiarezza nella propria storia?

Lo stravolgimento rispetto a Sabrina Vita da Strega è pressoché totale. Per i nostalgici, il personaggio rimasto più fedele al vecchio canone sembrerebbe proprio il caro Harvey Kinkle; anche lo stesso Salem subisce un cambiamento repentino.

La Sabrina che questa serie ci presenta è un'adolescente sicuramente poco lineare e coerente nelle scelte, persino quelle da ponderare meglio. Segue percorsi logici labirintici, che lo spettatore fatica a comprendere.

Due personaggi spiccano nel coro: il primo è quello di Zelda, interpretato in maniera convincente da Miranda Otto, per via della sua esponenziale crescita inaspettata; il secondo non per importanza è quello di Mary Wardwell, perché è un'antagonista subdola e molto credibile. L'attrice, Michelle Gomez (l'abbiamo già incontrata in Doctor Who e anche lì è stata immensa), tiene praticamente le redini della controparte cattiva senza alcuno sforzo e impedisce al livello di attenzione dello spettatore di abbassarsi. Sono le sue mosse a lasciare sgomenti e spaventati, il suo modo di giocare con le persone come fossero pedine degli scacchi è stupefacente.

Per quanto riguarda il genere, la serie non si sbilancia troppo: horror, romantico, adolescenziale, grottesco? Non lo sapremo mai, è un po' tutto e un po' niente da quel punto di vista. 

Giudizio complessivo: 5
Enjoy,


Nerdflics


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