Regia: Brian Taylor
RECENSIONE
Gran bella scoperta davvero, onestamente pensavo ad un film da vedere distrattamente solo per passare del tempo e invece ecco qui che salta fuori un qualcosa di originale e coinvolgente.
C’è da dire tuttavia che il regista, tale Brian Taylor, non è che sia proprio un novizio, lo abbiamo visto ed apprezzato nei due Crank (meglio il primo, tant’è che mi vien voglia di rivederlo), anche se in coppia con il compare Mark Neveldine, per cui non era impossibile aspettarsi qualcosa di intrigante (anche se qui abbandona il partner e si schiera da solo). E così in effetti è stato.
Già la trama è parecchio interessante, perché assistere ad una rivolta dei genitori contro i figli è un qualcosa che non ricordo di avere mai visto, anche in virtù di una tendenza totalmente opposta, che spesso porta i Mom and Dad di turno a rischiare la loro vita piuttosto che mettere in pericolo quella della propria prole. E di conseguenza vedere un padre che massacra brutalmente il proprio figliolo inerme non può passare di certo inosservato.
Le situazioni familiari spinte al limite hanno poi quasi sempre dato vita a prodotti mediamente interessanti (vedere per esempio il buon Goodnight Mommy, maggiormente rivalutato dopo una seconda visione), anche se nel presente caso la buona riuscita del film era, almeno per come la vedevo io, messa in pericolo dalla presenza di Nicolas Cage, attore che francamente detesto e che qui veste un ruolo da protagonista, in quanto la vicenda si svolge per la maggior parte del tempo nella casa di Cage e della moglie (la brava Selma Blair), intenti a mettere le mani sui loro due figli e toglierli di mezzo a qualunque costo.
Ma ho dovuto ricredermi, perché qui N.C. (senza appunto scordare la sua compagna, equamente meritevole) sfodera veramente una prestazione di livello memorabbbile, in particolare nella sequenza dello sfogo nella sala da biliardo, dove raggiunge il massimo livello.
Il comparto tecnico non dispiace ed in particolare merita una menzione l’utilizzo di stacchi musicali azzeccati alle situazioni durante cui vengono piazzati e in alcuni casi pure piacevoli all’ascolto (soprattutto quando ci si tuffa nell’hardcore), alcune scene funzionano (vedi per esempio l’inquietante presenza dei genitori accalcati fuori dai vetri dell’ospedale ove albergano i propri piccoli) e una discreta presenza di sangue innocente non guasta mai in momenti come questi.
Aggiungiamo poi un finale azzeccato, con la trovata del nonno a cui francamente non avevo pensato, ma che ho trovato divertente e funzionale e la chiosa sul “Vi amiamo così tanto, ma ogni tanto capita…” che chiude bene la faccenda.
Insomma qualcosa di originale che, complice la breve durata e il ritmo piuttosto incalzante, intrattiene bene e non annoia…e di certo non stimola ad avere figli coloro che ancora non si sentono pronti.
Non sarà quindi il capolavoro del secolo e forse, spingendo maggiormente sulla componente violenta e splatterosa, avrebbe reso ben più felice la fetta di pubblico che si bagna solo a vedere una testa mozzata, ma nel complesso raggiunge con successo gli obiettivi prefissatisi durante l’ideazione e la lavorazione.
Giudizio complessivo: 7.5
Enjoy,
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