Regia: Peter Jackson
RECENSIONE
Dopo il folgorante esordio con il folle Bad Taste e prima di quel capolavoro che sarà Splatters Gli Schizzacervelli, quel genio di Peter Jackson ha realizzato la sua seconda pellicola prendendo come spunto gli adorabili e morbidosi Muppets, ribaltando però completamente l’atmosfera.
“In che senso?” vi starete giustamente chiedendo.
Semplicissimo: Basta che prendiate i già citati Muppets, una gran dose di Griffin, una spruzzatina di Fritz Il Gatto e le frattaglie avanzate dagli sbudellamenti di Bad Taste ed ecco a voi MEET THE FEEBLES!
Questo film, se volessimo riassumerlo in una sola parola, è SCORRETTISSIMO, ed è assurdo pensare che sia stato fatto nel 1989, quando i mitici Simpson erano ancora agli albori e Seth Mcfarlane era ancora un pivello che giocava tutto il giorno a Pacman e perdeva le diottrie su Playboy.
La trama di Meet the Feebles è la seguente: una compagnia di pupazzi animali antropomorfi (per capirci meglio: I Muppets) sta per mettere in scena un gigantesco show televisivo che comprende momenti musicali, ricostruzioni di epiche battaglie medievali, balletti coreografici etc.
C’è solo un “piccolo” problema: la protagonista dello show, l’ippopotama (o ippopotamatessa, non sono zoologo) Heidi, scopre che il marito Bletch, tricheco nonché suo manager, la tradisce con la propria segretaria Samantha, una gattina tutta fusa….e vedere un gatto che fa un pompino ad un tricheco non è una cosa che si vede tutti i giorni.
Ma non solo assistiamo ai problemi sentimentali di Heidi: nel cast facciamo la conoscenza di Trevor, un ratto spacciatore e regista di porno & snuff di serie Z, e di Sebastian, regista volpe omosessuale dello show con un debole per la sodomia (si esibirà in un balletto dedicato proprio a questa particolare passione, con tanto di ornamenti fallici), ma conosciamo anche Harry, coniglio erotomane affetto (forse) da AIDS.
Ma il personaggio migliore del lotto è sicuramente Wynyard, un ranocchio reduce del Vietnam che per dimenticare i terribili flashback della guerra (in uno dei quali viene esplicitamente citata la roulette russa di Il Cacciatore) si buca in continuazione le braccia manco fosse Renton di Trainspotting (ed una delle scene migliori del film è proprio ambientata in un cesso).
In questa accozzaglia di marciume e depravazione, però, nascerà anche una storia d’amore….
Meet the Feebles altro non è che una satira ferocissima al mondo dello star system, a quella Hollywood che di lì a breve catturerà con i suoi viscidi tentacoli anche il povero pecoraio neozelandese Jackson.
Se pensate che i Griffin sono troppo cruenti, allora evitate come la peste quest’opera: il finale, che sembra co-diretto da Jackson & Tarantino, è molto MOLTO più cruento di qualsiasi episodio della famiglia Griffin.
Non male la colonna sonora sdolcinata e in piena contrapposizione con il tono cupo del film.
Jackson dirige e scrive (insieme alla moglie) in maniera impeccabile.
Tra le scene migliori: tutte quelle con la rana veteRANA, il macello finale, lo snuff movie con protagonista la mucca dalle mammelle giganti, il “sesso nasale”, lo sperma del formichiere che cola e la sua prematura fine tra i fumi che gli escono dal naso….
Ho voluto riscoprire questa perla semi-sconosciuta qui da noi in occasione dell’uscita al cinema di Pupazzi Senza Gloria, cazzatona dal figlio del creatore dei Muppets che spero di vedere il più presto.
CARI GENITORI, NON FATE VEDERE MEET THE FEEBLES AI VOSTRI FIGLI PENSANDO CHE SIA UN FILM PER BAMBIMI.
IN CASO CONTRARIO, BUON PSICOTERAPEUTA.
Giudizio complessivo: 9.9
Enjoy,
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