Regia: Yorgos Lanthimos
È uno dei film più discussi del 2017, uscito in America a novembre ed in Italia da poco. Sto parlando di The Killing of a Sacred Deer, in italiano Il Sacrificio del Cervo Sacro, il nuovo film di Yorgos Lanthimos con protagonisti Colin Farrell e Nicole Kidman.
Avevo hype, avevo tantissimo hype per questo film, perché tutti lo definivano e lo definiscono (chi l’ha visto nel 2017), il migliore dell’anno, nonché un autentico capolavoro, e quindi non vedevo l’ora di vederlo. Ora che finalmente l’ho visto posso dire che sì, Il Sacrificio del Cervo Sacro è un capolavoro con la C maiuscola! È un film che gioca con la tua mente, un autentico thriller psicologico angosciante, disturbante, spaventoso per gli argomenti che tratta e con una sceneggiatura da Oscar. Non è un film per tutti, non è ASSOLUTAMENTE un film per tutti, se avete intenzione di andare a vederlo ma siete degli spettatori in cerca di una pellicola che vi intrattenga per un paio d’ore divertendovi, statene alla larga, perché questo è tutt’altro che un film d’intrattenimento.
È pesante, è lento (ma mai noioso) ed è pure irritante per certi versi, ma non è un difetto, è un GRANDISSIMO pregio. Ci vuole moltissima pazienza per vederlo perché comunque sia, come ho già detto, è un film molto lento, perciò se non amate il genere, evitatelo perché rischiate di addormentarvi (anche se la storia tiene incollati allo schermo per tutta la durata, talmente è angosciante).
Lanthimos gioca a fare Kubrick e ci riesce alla perfezione, sia dal punto di vista della messa in scena, che dall’uso delle musiche, ma specialmente dalla superba, magistrale e stupefacente regia.
Colin Farrell e la Kidman sono stati entrambi strepitosi (specialmente Farrell, che qui a parer mio ci regala la sua miglior interpretazione), così come anche Barry Keoghan, inquietante a dir poco.
Ogni singolo dialogo fa raggelare il sangue, soprattutto in tutta la parte finale, e la storia è un qualcosa di folle e macabro, ma allo stesso tempo affascinante.
Il titolo del film è tutta una metafora a quel che succederà, perché sostanzialmente, un sacrificio al suo interno c’è, ma non vi dico nient’altro per evitare spoiler. The Killing of a Sacred Deer è quindi, come ho detto, un grandissimo capolavoro, un film dedicato solo ed esclusivamente ai veri amanti del cinema. Mi dispiace per Tre Manifesti, divenuto anche uno dei miei film preferiti, ma per adesso a parer mio questo è il miglior film dell’anno.
Giudizio complessivo: 9.8
Enjoy,
Ps. qui trovate un'altra recensione del film!
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