Regia: Niccolò Ammaniti
Lorenzo non ama gli auguri e le feste.
Silenzioso osserva il mondo fuori dalla porta, un mondo impostato, apparentemente perfetto e i suoi coetanei... Cosi arroganti, presuntuosi con quegli scherzi senza senso.
Lorenzo non è normale, dicono...Perché il suo desiderio di solitudine e silenzi è da correggere e malsano.
Normale...normale...Questa parola rimbomba costantemente nelle sue orecchie. Ma cos'è "normalità"? Lo sapete? Esiste una lista con caratteristiche precise?
Una mosca in un nido di vespe, ecco cos'è.
Lorenzo non resiste più: "Mamma sono stato invitato dai miei amici a far la settimana bianca!"
Lei è felice, finalmente ha una compagnia. Lui finalmente potrà fuggire e rifugiarsi in quella cantina, circondato da coca cola, cioccolato, libri di Stephen King e scatoloni di ricordi. Quella sarà la settimana bianca, con le sue regole e l'amata solitudine.
Tutti lo credono con gli sci ai piedi. Tutti, tranne Olivia.
Sorellastra problematica, isolata e figlia scomoda. Sarà lei ad irrompere prepotentemente nell'isolamento di Lorenzo, lei con i suoi problemi, debolezze e dispiaceri. Lei a far vincere a Lorenzo il rifiuto per il mondo e a superare la linea del buio.
Romanzo di formazione dove burrasche adolescenziali, famiglie allargate non in grado di gestire gli affetti e voragini emotive fanno da pilastro.
Un romanzo breve, crudo, doloroso che lascia importanti punti interrogativi.
Mi ha commossa? Si e tanto.
Buona lettura,
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