Autore: Clive Cussler, Dirk Cussler
Benchè sia decisamente famoso ed apprezzato, non avevo mai letto nulla di Clive Cussler e tantomeno conoscevo la sua storia e le sue passioni. Per cui questo Havana Storm è stato sicuramente una piacevole sorpresa.
Ma facciamo un passo indietro, necessario per chi, come me, è a secco di informazioni su questo scrittore. Clive Cussler scrive per lo più romanzi di avventura che, a detta di chi ben conosce le sue opere, mantengono uno stile piuttosto tipico. Vanta, tra le altre cose, una passione per la caccia ai relitti marini che gli ha consentito di fondare la NUMA (National Underwater & Marine Agency), fondazione no profit che proprio di questo si occupa e che guarda caso è protagonista del libro di cui vado parlando (e di molti suoi altri probabilmente).
La copertina intriga molto ed invita alla lettura, soprattutto per chi, appena sente parlare di Havana o Cuba, va in estasi e ad intrigare è pure l’accoppiata padre figlio (Dirk Cussler nello specifico), che mi rimanda inevitabilmente alla mia ultima lettura, quello Sleeping Beauties scritto a quattro mani da Stephen e Owen King.
Le promesse vengono mantenute e si parte subito a mille, con le prime fasi che ricordano un po’ quanto visto in The Martian e in 47 Meters Down. Il ritmo è avvincente e non dà tregua, con un susseguirsi di eventi che non concede pause e spinge a terminare la lettura in tempi brevissimi.
Tutta questa frenesia però, fa sì che forse si pecchi un po’ di eccessivo supereroismo da parte dei protagonisti, che saranno pure in gamba, ma che ogni volta riescono a farla franca anche in modi che non sempre appaiono possibili.
Ma l’obiettivo non è questo, è quello di giocare tutto su ritmo e azione e dare allo spettatore ciò che si aspetta, perché sarebbe inammissibile far morire il mitico Dirk Pitt (protagonista di gran parte della sua produzione) o il compare Al Giordino. Certo per me che ero un novizio di tutto l’universo Cussler è stato divertente scoprire via via come sarebbero andate le cose, ma una volta che entri nel meccanismo secondo me la faccenda perde un filo di interesse.
Non sarà quindi una lettura profonda che offre importanti spunti di riflessione, ma per chi cerca un intrattenimento spinto che possa far scivolare via un noioso viaggio in aereo o una soleggiata giornata sotto l’ombrellone senza pensare troppo, questa è senza dubbio la lettura giusta.
Viste le intenzioni quindi, missione compiuta, anche perché risulta veramente ben scritto e con un’alternanza di storie non troppo pronunciata, che fa sì che non si perda il filo del discorso tra un capitolo e l’altro.
Giudizio complessivo: 7.5
Buona lettura,
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