Ave, Cesare!


Regia: Joel coen, Ethan Coen

Premessa: Io non amo particolarmente i fratelli Coen

Ok, i loro film sono ben fatti, le loro commedie sono divertenti, sono autori di ottime sceneggiature (e dal mio modestissimo punto di vista, la sceneggiatura è il pezzo più importante del puzzle cinematografico), ma c’è qualcosa nelle loro pellicole che non mi fa urlare “WOW!”, e anche in questo film, uno dei meno conosciuti, è successo lo stesso.

Intanto devo dire che a questo film sono particolarmente legato perché, con la mia compagnia teatrale, lo abbiamo rappresentato sul palcoscenico un anno fa e quindi oramai so tutte le battute a memoria ma, nonostante ciò, sarò molto soggettivo con esso (cazzo, un minimo di professionalità….anche se il boss del sito mi deve ancora lo stipendio di giugno, vorrei ricordare!). 


Quando vidi per la prima il trailer di Ave, Cesare! esclamai a gran voce “WOW!” di fronte ad una presunta parodia della Hollywood degli anni ruggenti con un cast di prim’ordine: George Clooney, Scarlett Johansson, Josh Brolin, Channing Tatum, Frances McDormand, Alden Enrenreich, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Jonah Hill.

L’obiettivo dei due pestiferi fratelli è chiaro già da subito: mettere alla berlina (o, in maniera più edulcorata, sputtanare) la Hollywood Anni 50 che fu e che continua ad essere, prendendo di mira lo star system più feroce: attori che hanno flirt inventati con attrici solo per far parlare i giornali, pin up al massimo della loro carriera che devono oltrepassare il difficile ostacolo di una gravidanza indesiderata, star con la S maiuscola che hanno alle loro spalle un’avventura omosessuale con famigerati registi solo per ottenere una parte importante in un film (sembra il caso Weinstein, solo che a lui piace molto di più la figa). 


E, come un Virgilio californiano, seguiamo le vicende giornaliere di un Fixer (ovvero l’impiegato delle produzioni cinematografiche che risolve i problemi subentrati sul set) all’interno di questo Mondo, e in particolare la sua nervosa ricerca di Baird Whitlock, attorone pompato scomparso improvvisamente dal set del kolossal peplum Ave, Cesare!, di cui è il protagonista.

Idea di partenza ottima sfruttata così così, a causa principalmente di un numero eccessivo di personaggi talvolta completamente inutili (Jonah Hill e la Johansson sono praticamente delle comparse).

A salvare un’opera vacillante per quanto riguarda lo script ci pensano due attori in formissima: il sempre bravo Josh Brolin (che dopo Thanos può fare qualsiasi cosa) e soprattutto un George Clooney istrionico in un ruolo scritto a pennello per lui, il quale sembra divertirsi un mondo nel prendere per il culo la legnosità degli attori dei classici peplum, attori che sembrava recitassero con un bastone su per il culo per la loro rigidità. 


L’unica sequenza che mi ha fatto dire “WOW!” è quella dei religiosi riuniti al tavolo per parlare della sceneggiatura sulla vita di Cristo, mentre altre volte l’umorismo surreale dei Coen funziona e altre volte no.

UNA COENIANA COMMEDIA CHE METTE A NUDO LO STAR SYSTEM HOLLYWOODIANO DEGLI ANNI 50 IN MANIERA GRAFFIANTE MA SEMPRE COL TOCCO SURREALE DEI DUE REGISTI.

SCENEGGIATURA BUONA.

GEORGE CLOONEY DA APPLAUSI.

Giudizio complessivo: 7
Buona visione,





Trailer


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