Autore: Sandor Marai
Lei, giovane con la dannazione di voler sapere. Lui uomo maturo, solo, circondato da una massa brulicante d'anime bramose di spargere opinioni su tutto senza avere una reale conoscenza di nulla ed un funzionario statale che si trova improvvisamente di fronte la giovane donna segretamente amata e morta suicida tempo prima.
Una trama accennata, a mio avviso di poco valore, ma che Marai usa sempre come pretesto per immergerci in riflessioni filosofiche esistenziali.
Sarà questo inaspettato incontro, questa perfetta somiglianza tra la giovane Aino e la defunta Ilona a dare vita alla tematica dell'unicità.
Esiste qualcuno identico a noi?
Una cosa è certa: nessuno potrà possedere la stessa interiorità. Saranno le nostre irripetibili "sfumature" a delineare le nostre identità, l'intensità di un sentimento che ci farà agire nella vita. Sfumature che Dio ci ha concesso, che talvolta fanno vedere, sentire e scavare senza tregua. Sfumature che ci rendono diversi e anche fragili.
Una responsabilità immensa ed un'eterna dannazione.
Ed infine abbiamo l'amore che, solo con la gioventù alle spalle, portatrice di desideri e curiosità imprevedibili, si potrà prendere per mano e comprendere.
Buona lettura,
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